Le prossime puntate di “Tradimento”, in onda il 29 e 30 maggio, si preannunciano come un’esplosione di tensioni, manipolazioni e scelte irreversibili. I protagonisti si trovano stretti nella morsa di intrighi sempre più pericolosi e i loro destini sembrano avvicinarsi a un punto di non ritorno. Scopriamo insieme cosa accadrà.

La trama si apre su Selin e Azra, che tramano nell’ombra. Selin è determinata a non far sapere nulla a Serra delle sue manovre con Azra, temendo che l’amica possa ostacolarla. La tensione è palpabile fin dal risveglio, con una colazione tesa e battute al veleno. Azra, frustrata dalla nuova abitazione che reputa buia e soffocante, accusa Yesim di aver manipolato lo zio per relegarla in quella situazione. Serra cerca di mantenere la calma, ma l’arrivo di Selin peggiora le cose. Non solo lancia frecciatine sul proprio matrimonio fallito, ma confessa compiaciuta di aver bruciato i vestiti del marito.

Nel frattempo, Tolga è in uno stato di totale apatia. Non mangia, rifiuta ogni tentativo di contatto da parte di Oltan e passa le sue giornate chiuso davanti al computer. L’unica persona a cui tenta di avvicinarsi è Oylum, ma Caraman, accecato dalla rabbia, lo blocca e interrompe ogni comunicazione. Tolga sprofonda così in un isolamento ancora più profondo.

Intanto, Selin e Azra portano avanti il loro piano di vendetta. Stanno girando un video in cui Selin appare distrutta per la perdita del bambino, vittima delle presunte crudeltà di Tolga. Un contenuto artefatto e manipolato ad arte. Il loro obiettivo è chiaro: distruggere la reputazione di Oylum, dipingendola come una seduttrice senza scrupoli. Persino una foto compromettente di un bacio con Tolga viene inserita nel montaggio. Selin ha un attimo di esitazione, ma Azra la rassicura: il piano è perfetto. Il pagamento per la diffusione è già arrivato — con un bonus, tra l’altro — e il video viene trasmesso in TV, nel villaggio d’origine di Mualla.

Le reazioni non si fanno attendere. L’indignazione travolge tutti. Un uomo del posto, furibondo per l’onore macchiato, si presenta da Gelal per chiedere vendetta. La discussione degenera in una rissa. Prima di andarsene, l’uomo minaccia Gelal e fa una telefonata sinistra che lascia presagire guai seri.

Mualla, ignara dell’accaduto, si trova con Beram, il figlio, al quale sussurra parole d’addio: solo dopo il matrimonio tra Caraman e Oylum, potrà finalmente seppellirlo. È consapevole che quel momento sta per arrivare. Ma appena viene a sapere del video, richiama Gelal, angosciata, temendo un’escalation incontrollabile nel villaggio.

Intanto, la situazione in azienda è rovente. Oltan è furioso: ha perso appalti importanti e sospetta la presenza di una spia interna. Scatena la caccia al traditore. Proprio mentre sta prenotando un volo per Ankara, compare Ipek, che approfitta della distrazione di un collega per copiare segretamente un file dal computer. La sua mossa è chiara: intende ottenere favori da Oltan passando informazioni riservate. Ma il piano rischia di ritorcersi contro di lei.

Nel frattempo, un altro personaggio entra in scena: Ozan propone un progetto innovativo sul titanio ad Oltan. L’idea sembra interessante, ma c’è tensione nell’aria. Ipek, dall’esterno, spia la conversazione e poi chiama in fretta Serra, con l’aria di avere scoperto qualcosa di scottante.

Torniamo a Caraman, che ascolta una telefonata tra Mualla e Gelal. Scopre che è stata Selin a usare quel video contro Oylum. Scatta la furia cieca. Esce di casa infuriato, mentre Mualla richiama Gelal, temendo una vendetta imminente e imprevedibile.

Nel bosco, intanto, Tolga fa un ultimo disperato tentativo con Oylum. Le mostra una casa, le propone di fuggire insieme con il bambino. Le confessa di amarlo come fosse suo figlio. È un gesto romantico, ma disperato. Oylum, però, lo rifiuta. Con una maturità straziante, dice che ora è madre e suo figlio viene prima di tutto. Decide di interrompere la relazione con Tolga, lasciandolo solo e devastato. Il suo addio è definitivo: “L’amore non basta”, dice. Un momento straziante, ma anche di grande dignità.

Mentre Tolga crolla, Caraman dà sfogo alla rabbia e irrompe negli uffici dell’azienda, cercando Tolga. La sicurezza lo blocca, ma ormai lo scontro è inevitabile. Una telefonata della segretaria informa Tolga del video. La sua reazione è immediata: furia incontrollabile.

La scena si sposta in cucina. Azra nota che Selin è stranamente apatica, nonostante il video stia facendo scalpore ovunque. In quel momento, Tolga irrompe nella stanza. Parte un litigio feroce. Tolga le rinfaccia di aver rovinato tutto. Selin risponde con veleno: dice che l’ha privata della possibilità di essere madre. Tolga, accecato dal dolore, la insulta brutalmente, arriva a dirle che forse non merita nemmeno un figlio. La strattona, distrugge una loro foto, lasciando ferite psicologiche profonde.

Dopo che Tolga se ne va, Selin perde completamente il controllo. In uno dei momenti più scioccanti dell’intera serie, inizia a colpirsi da sola. Chiede addirittura ad Azra di picchiarla, così potrà denunciare Tolga. Azra, sconvolta, si rifiuta. Allora Selin si ferisce da sola, pianificando ogni dettaglio per incastrare l’ex marito. Una vendetta gelida, calcolata, ma anche indice di uno squilibrio ormai fuori controllo.

Come se tutto questo non bastasse, il finale delle anticipazioni introduce un nuovo personaggio misterioso: un uomo giunge a Istanbul direttamente dal villaggio di Mualla. Viene prelevato da altri uomini. Il suo volto è cupo, deciso. La tensione sale: chi è quest’uomo? È venuto per vendetta? Che legame ha con le minacce telefoniche precedenti?

E per chi pensava che il peggio fosse passato, ecco l’ultima, scioccante anticipazione: Oylum verrà rapita. Ma Caraman non resterà a guardare. Si lancerà in un’azione disperata per salvarla, mettendo a rischio la propria vita.

I prossimi episodi si preannunciano drammatici, imprevedibili e pieni di colpi di scena. Le maschere stanno cadendo, e la guerra tra verità e manipolazione è ormai senza esclusione di colpi.

Non perdetevi le nuove puntate di “Tradimento” e preparatevi a scoprire fino a che punto i protagonisti sono disposti a spingersi per amore, vendetta o potere.