L’episodio si apre con una pioggia lenta e grigia. Il cielo sembra piangere con i protagonisti: è il giorno del funerale di Tolga Soydere, il giovane il cui destino ha lasciato una ferita profonda in tutti i personaggi. La notizia della sua morte improvvisa – avvenuta in circostanze ancora poco chiare – ha lasciato l’intera comunità sconvolta. Il dolore di Guzidè è insostenibile, Yesim è devastata, Oylum non riesce nemmeno a parlare.

Il luogo della cerimonia è gremito. Volti tristi, occhi rossi, sguardi bassi. Tutti sono presenti: Sezai, Ilknur, Serra (visibilmente incinta), perfino Ipek si presenta, circondata da un alone di mistero e freddezza. Nessuno però può immaginare cosa sta per accadere.

Durante il momento del saluto finale, quando la bara sta per essere calata nella terra, il silenzio è assoluto. Le preghiere vengono recitate, e tutto sembra seguire il corso naturale del lutto. Ma proprio in quell’istante, tra la folla, Serra – vestita di nero, con il viso nascosto da un velo – si alza improvvisamente.

Tutti si girano verso di lei, credendo che stia per pronunciare qualche parola in memoria di Tolga. Ma invece… estrae una busta da sotto il cappotto e la getta con forza sulla bara, gridando con voce spezzata:

“Ecco la verità che nessuno ha mai voluto ascoltare!”

Il gesto lascia tutti paralizzati. Guzidè urla, Yesim crolla in ginocchio, Sezai cerca di intervenire. La busta si apre sul legno lucido della bara, rivelando delle foto e lettere manoscritte: corrispondenza tra Serra e Tolga, confessioni d’amore, ma anche registrazioni di conversazioni in cui Tolga ammetteva di temere per la propria vita… e di essere minacciato.

Tra i fogli, un test del DNA: conferma che Serra porta in grembo davvero il figlio di Tolga. Ma accanto a quella prova, un altro documento ancora più devastante: una dichiarazione firmata da Tolga pochi giorni prima della morte, in cui afferma che se dovesse succedergli qualcosa, il responsabile non sarà un incidente… ma qualcuno di molto vicino alla famiglia.

Il caos esplode. I presenti iniziano a urlare, le guardie del corpo intervengono. Serra viene allontanata, ma urla fino all’ultimo:

“Mi avete voltato le spalle! Ma ora tutti sapranno la verità! Lui è stato ucciso… e voi lo sapevate!”

Il funerale si trasforma in uno scenario surreale. Guzidè, svenuta, viene portata via in ambulanza. Oylum resta pietrificata. La tensione è altissima.

Nei giorni seguenti, la città è in fermento. I giornali pubblicano le foto della scena al funerale. Il video del gesto di Serra diventa virale. Il sospetto che Tolga sia stato assassinato si diffonde come un incendio. L’autorità giudiziaria decide di riaprire l’inchiesta sulla sua morte.

Oltan e Sezai si incontrano in segreto. Entrambi temono che ciò che è venuto alla luce sia solo l’inizio. Si chiedono se dietro il gesto di Serra ci sia solo disperazione… o una vendetta più grande e più pianificata. Sezai ha un dubbio: e se Serra non avesse agito da sola? Se qualcuno l’avesse spinta a compiere quel gesto davanti a tutti?

Nel frattempo, Ipek – che durante il funerale è rimasta fredda e distaccata – riceve una misteriosa telefonata. Una voce le dice:

“Hai visto cosa può fare una donna ferita. E non è finita qui.”

Ipek capisce che qualcosa le sta sfuggendo di mano. Forse ha sottovalutato Serra. O forse qualcuno vuole incastrarla. Il panico inizia a farsi strada anche in lei.

Oylum, intanto, trova il coraggio di entrare nella stanza di Tolga, rimasta intatta dopo la sua scomparsa. Qui trova una chiavetta USB nascosta in un cassetto. Quando la inserisce nel computer, si apre un video: Tolga parla direttamente a lei.

“Oylum… se stai guardando questo, vuol dire che qualcosa mi è successo. Ti amo. Ma so che ci sono forze che non vogliono vederci felici. Attenta a chi ti sta vicino. Persino chi dice di volerti bene…”

La puntata si chiude su questa scena. Oylum, in lacrime, guarda il video, mentre la sua immagine si riflette sullo schermo. Il viso determinato, ma spezzato. Il lutto ora si trasforma in una missione: scoprire la verità.