Il Paradiso delle Signore, storico rivale ma anche partner strategico della Galleria, ha accolto la notizia con una combinazione di stupore e tensione. Vittorio Conti, da sempre punto di riferimento per l’equilibrio tra moda e mercato, si è trovato spiazzato da questo improvviso cambiamento.

Conti conosceva bene Geneviève e sapeva quanto fosse protettiva con sua figlia. Vederne ora il volto fiero e deciso negli uffici della Milano Moda lo costringe a riconsiderare tutte le sue strategie. Odile non è più la “figlia di Geneviève”, ma una donna pronta a dimostrare il proprio valore. E lo farà a modo suo, senza compromessi.

Il primo incontro tra i due è stato teso: Conti ha cercato di offrirle una collaborazione, forse nel tentativo di tenerla sotto controllo, ma Odile ha rifiutato, rispondendo con fermezza che “la Galleria ha bisogno di una visione nuova, non di compromessi del passato.”

Un nuovo stile, una nuova era

Sotto la guida di Odile, la Galleria Milano Moda ha già cominciato a cambiare volto. Il primo segnale? Una collezione autunnale completamente ispirata al modernismo francese, con silhouette audaci, colori intensi e una campagna pubblicitaria fotografata… a Berlino. Una scelta coraggiosa che ha diviso l’opinione pubblica ma che ha già fatto parlare di sé.

I primi numeri parlano chiaro: l’interesse del pubblico è in crescita, i giornali di settore iniziano a parlare di una “nuova musa della moda italiana” e la concorrenza comincia a temere davvero ciò che Odile rappresenta: il futuro.

Le alleanze e i sospetti: chi è davvero Odile?

Tuttavia, non tutto è come sembra. All’interno della Galleria, alcune figure storiche vedono con sospetto l’ascesa di Odile. C’è chi la accusa di sfruttare il nome di sua madre, chi mormora che non abbia l’esperienza per gestire un impero della moda e chi, più silenziosamente, cerca di ostacolarla dall’interno.

Tra i suoi sostenitori più fedeli c’è Luca Sartori, giovane fotografo e visionario, che sembra avere con Odile un legame più profondo del semplice lavoro. Alcuni parlano di un passato condiviso, altri di un amore nascosto. Ma entrambi sembrano uniti da una visione comune: trasformare la Galleria in un laboratorio di idee, dove la moda non sia solo bellezza, ma anche messaggio, identità e rivoluzione.

Un passato che torna, un segreto da proteggere

Ma il fantasma di Geneviève non ha finito di influenzare le scelte di sua figlia. Negli archivi della Galleria, Odile ha scoperto un vecchio quaderno di schizzi, con appunti scritti a mano dalla madre, datati solo pochi giorni prima della sua morte. Le pagine parlano di un progetto mai realizzato, chiamato “LineA”, un nome enigmatico che potrebbe celare molto più di una semplice collezione.

Odile è determinata a scoprire la verità. Chi era la vera Geneviève Ravasi? Cosa nascondeva? E perché, fino alla fine, ha voluto tenere lontana sua figlia da quel mondo?