Quando si parla di coppie e tradimenti e mi capita di dire qualcosa – qualcosa anche di molto generico – sul fatto che non so se sia possibile stare insieme tutta la vita rimanendo sempre strettamente monogami, di solito c’è qualcuno che si gira verso la persona con cui sto (da tanto tempo) e dice «Hai sentito cos’ha detto?». La cosa mi fa sorridere, non tanto per il diverso modo in cui ognuno concepisce le relazioni di coppia, ma perché vorrei rispondere: «Davvero pensate che lo dica così, senza averne mai parlato con lui?».
Mammals, i tradimenti non sono un dramma
Così, come ama la Gen Z
Discutere di tradimento nelle relazioni monogame è ancora un tabù. Lo è molto meno nelle relazioni eticamente non monogame dove la questione viene invece affrontata nel dettaglio, non solo per definire dei limiti chiari, ma anche, a monte, per interrogarsi su cosa sia la fedeltà e cosa si intenda davvero per tradimento. Diamo per scontato di saperlo, ma forse è più un cercare di non pensarci che un affrontarlo davvero come evenienza, è più una generica panico di essere sostituiti che una proiezione nel concreto delle forme taglienti che può prendere la fiducia quando si spezza. È tradimento guardare pornografia senza il partner? L’autoerotismo? Il tradimento emotivo? Per certe persone è tradimento anche uscire a cena con un’amica, per altre è più una questione di sincerità, anche a livello economico, ad esempio. Ma cosa succederebbe se facessimo davvero un esercizio di coppia immaginando l’inimmaginabile, i confine del punto di frattura, per metterne alla prova gli argini non dopo ma prima di vederli esondare? Cambierebbe qualcosa se ci chiedessimo a chi o a che cosa stiamo cercando di essere fedeli e come? Ne abbiamo parlato cola Dottoressa Stefania Romanelli, psicologa e psicoterapeuta.

Frank Trapper
Il tradimento nelle relazioni monogame è ancora un tabù?
«Sì, sia a livello sociale che relazionale. Culturalmente, il tradimento viene spesso raccontato in termini moralistici, tra colpevoli e vittime, e questo rende difficile affrontarlo con profondità. È un tema che genera giudizio, vergogna, e a volte semplificazioni che non aiutano a comprendere cosa accade davvero. A livello relazionale, il tradimento tocca una ferita profonda: quella del sentirsi rifiutati, messi da parte, non abbastanza. E quando tocchiamo questi punti, spesso evitiamo di parlarne. Ma il silenzio non protegge. Il dolore non nominato si trasforma in distanza».
Il concetto di tradimento può variare molto da coppia a coppia?
«Certo che sì. Non esiste una regola uguale per tutti. Per alcune coppie, tradire significa avere un rapporto sessuale con qualcun altro. Per altre, può essere un segreto tenuto nascosto o l’assenza emotiva del partner in un momento di bisogno. Come scrive Sue Johnson: “L’infedeltà è un trauma dell’attaccamento. Non riguarda solo il sesso, ma la rottura di un legame sicuro.” Ed è proprio questa rottura, più che l’evento in sé, a lasciare ferite».