Il ritorno di Eugenia a La Promessa segna un punto di svolta che nessuno potrà ignorare. Dopo oltre 550 episodi di attesa, il suo nome, carico di memorie contrastanti, torna a riecheggiare tra le mura del palazzo. Ma chi è davvero Eugenia? Un’anima pura spezzata dalle avversità o una donna ambiziosa e oscura che nasconde ferite mai rimarginate?
Figlia del potente Barone de Linaja e sorella minore di Cruz, Eugenia ha vissuto l’infanzia e la giovinezza immersa nello stesso ambiente elitario, colonialista e spietato che ha forgiato anche la personalità della sorella. Le amicizie che la circondavano – Leocadia, Ayala, Maria Antonia – raccontano di un’epoca di alleanze fragili e rivalità velenose. Pur condividendo giochi e confidenze, Eugenia e Cruz non esitavano a escludere e ferire chi non era “all’altezza”, lasciando Leocadia spesso isolata ai margini.
Eugenia era considerata la più bella delle due sorelle. Con la sua grazia naturale e la sua irresistibile bellezza, attirava su di sé ogni sguardo maschile, conquistando cuori durante balli e feste. Si diceva che un giovane cavaliere andaluso, il “Jerezano”, le avesse dedicato attenzioni particolari. Tuttavia, il destino volle diversamente, e la scelta ricadde su Lorenzo de la Mata, l’uomo che avrebbe distrutto lentamente il suo spirito.
Sotto la maschera della fragilità, Eugenia nascondeva una forza d’animo sorprendente. Nonostante la lunga prigionia psicologica e fisica imposta da Lorenzo, capace di annullarla con dosi massicce di calmanti, Eugenia conservava ancora lampi di quella volontà indomabile che la rendeva speciale. Lo si intuì quando, aiutata da Jana e María Fernández, che ridussero le sue medicine, riuscì a mostrare una lucidità straordinaria. In uno scontro memorabile, esigette da Cruz il confronto diretto con Lorenzo, decisa a chiedergli conto del suo tradimento, dell’abbandono e della crudeltà inflittale a lei e al piccolo Curro.
Tuttavia, non tutto di Eugenia è puro e innocente. Il suo carattere complesso emerge anche dal modo, talvolta sprezzante, con cui trattava la servitù. È tra i pochissimi personaggi della serie a essere ricordata per aver alzato le mani su una cameriera: Teresa, la stessa povera Teresa che più volte ha subito umiliazioni da parte dell’aristocrazia crudele di La Promessa. Una sfumatura che rende Eugenia più umana, più reale, lontana dall’immagine di “angelo caduto” che alcuni si sono affrettati a dipingerle addosso.
Il suo rapporto con Curro rappresenta forse la parte più delicata del suo personaggio. Per Eugenia, Curro era ed è tutto: suo figlio, il suo unico legame d’amore in un mondo che le ha voltato le spalle. La sua possessività nei confronti di Curro si è manifestata spesso con parole accorate e disperate: “Tu sei mio, solo mio”, un grido di attaccamento assoluto che, pur nato dall’amore, rischiava di trasformarsi in una nuova prigione.
Ma Eugenia non è solo madre, né solo vittima. È una donna capace di diventare un’anti-eroina, forse persino una nuova temibile rivale per personaggi del calibro di Leocadia o Cruz. Se tornasse pienamente lucida, libera dal giogo dei farmaci, la sua intelligenza e il suo passato da “regina dei salotti” potrebbero renderla una forza imprevedibile dentro il palazzo. Un’alleata formidabile o una nemica implacabile.
Il legame con Dolores, la sua amata cameriera e confidente, aggiunge un ulteriore strato di complessità al suo personaggio. Quando Dolores fu sacrificata nell’oscuro complotto che portò al rapimento di Curro, Eugenia si trovò, impotente e manipolata, costretta a piegarsi alle volontà di un padre freddo e calcolatore. Eppure, nei suoi ricordi, il sorriso di Dolores è sempre rimasto un rifugio di luce, un rimpianto che l’ha tormentata in silenzio.
Il ritorno di Eugenia porta con sé la promessa di nuove tempeste emotive. Le alleanze cambieranno, i segreti torneranno a galla, e chiunque tenterà di manipolarla o sottovalutarla potrebbe scoprire di aver risvegliato una forza che non si piegherà facilmente. Eugenia, con la sua dolcezza spezzata e la sua fiera determinazione, incarna la rinascita di chi ha sofferto e ha imparato a sopravvivere.
Nel gioco sottile tra vittima e carnefice, tra innocenza e ambizione, Eugenia si erge come uno dei personaggi più intriganti e sfaccettati de La Promessa. Non sarà né santa né diavolo: sarà semplicemente sé stessa, una donna che non ha più paura di combattere per ciò che è suo.
E ora che il sipario sta per alzarsi sul suo ritorno, il palazzo trattiene il fiato. Perché Eugenia non è più la fanciulla fragile di un tempo: è la tempesta che tutti, nel profondo, temevano.