Hercai Amore e Vendetta episodio 18 agosto: Reyyan avvelenata. #hercai #miran #reyyan #akınakınözü

Anticipazioni mozzafiato per il nuovo, intensissimo episodio di “Hercai – Amore e Vendetta”, andato in onda il 18 agosto, che ha lasciato gli spettatori inchiodati allo schermo, tra rivelazioni scioccanti, corse contro il tempo e un dramma familiare che minaccia di distruggere ogni flebile speranza. La serie turca, che ha conquistato il cuore del pubblico italiano, continua a tessere una trama complessa dove amore e vendetta si intrecciano indissolubilmente, portando i protagonisti Miran e Reyyan sull’orlo del baratro.

L’episodio si apre con una scena apparentemente idilliaca, quasi una pausa di serena quotidianità in un universo dominato dal caos. Reyyan e Miran, simbolo di un amore che cerca disperatamente di sopravvivere alle intemperie, si recano presso l’abitazione di un anziano signore per scusarsi di aver raccolto senza permesso alcuni melograni. Un gesto innocente, una piccola infrazione che si trasforma in un momento di inattesa connessione. L’anziano, con saggezza e un tocco di bonaria severità, concede il suo perdono solo a patto che i due giovani si rendano utili. Miran, solitamente restio alle fatiche manuali, si ritrova a spazzare il cortile e a collaborare nei lavori agricoli, mentre Reyyan si occupa delle pulizie e della preparazione del tè. Nonostante l’iniziale fastidio di Miran, Reyyan, con la sua consueta dolcezza, riesce a placare gli animi. Questa parentesi di apparente normalità, di lavoro e condivisione, si conclude con un dono inatteso: i melograni, simbolo di fertilità e abbondanza, offerti dall’anziano in segno di gratitudine. Un momento di leggerezza, una sorta di “calma prima della tempesta”, che prelude a eventi di ben altra portata.

Parallelamente, alla villa Shadoglu, le tensioni familiari raggiungono un nuovo picco. Nasuh, il patriarca, va su tutte le furie con Hazar per aver osato incontrare Füsun senza la sua approvazione. Hazar, stanco di essere costantemente sminuito e messo in discussione, esplode in una rabbia a lungo repressa, rinfacciando al padre la sua ipocrisia, ricordandogli che Füsun è la loro consuocera e che il parere di Hazar non è stato affatto considerato quando è stato deciso di invitare Miran a cena. La discussione, carica di anni di risentimento, si accende ulteriormente, rischiando di degenerare, finché Azat non interviene nel tentativo di sedare gli animi. Ferito nell’orgoglio e stanco di sentirsi escluso da ogni decisione importante, Hazar minaccia apertamente di andarsene, gettando un’ombra ancora più cupa sulla già fragile armonia familiare.


Ma il vero epicentro sismico dell’episodio è la sconvolgente rivelazione di Esma. Mentre Miran e Reyyan fanno ritorno a casa, trovando Esma in ginocchio sulla soglia, la donna implora disperatamente Miran di ascoltarla, promettendo di svelare verità a lui finora celate. L’attesa è palpabile. Quando Miran finalmente incontra Esma, affiancato da Gonul e Firat, la diga della reticenza crolla. Firat, inizialmente, rifiuta di ascoltare, convinto che sia ormai troppo tardi per le confessioni. Ma Esma, sopraffatta dal peso dei segreti, urla la sua verità: ha ucciso Nihat Aslanbey perché l’aveva violentata. Il volto di Firat si pietrifica, la sua mente si rifiuta di accettare un’affermazione così mostruosa. Esma prosegue, narrando come lo abbia spinto giù dalla ringhiera, e un flashback ci catapulta nel passato: una giovane Azize e Esma stringono un patto terribile. Esma si sarebbe presa cura del figlio nato da quella violenza, in cambio di una vita dedicata alla fedeltà ad Azize, a patto che il segreto non venisse mai alla luce. Azize, nel frattempo, aveva finto di adottare il bambino, investendo su di lui tutto il patrimonio degli Aslanbey, per il semplice e crudele motivo che Nihat era suo padre. Firat, sconvolto fin nelle fibre più intime del suo essere, si allontana, incapace di pronunciare una sola parola, la sua identità frantumata da una verità inimmaginabile. Questa rivelazione non è solo un colpo di scena; è una detonazione che riscrive le basi della storia, gettando una nuova luce sui personaggi, in particolare su Azize, la cui sete di vendetta assume ora contorni ancora più complessi e tormentati.

Contemporaneamente, il fronte della vendetta di Füsun si muove con implacabile crudeltà. Azize riceve una telefonata minacciosa da Füsun, la quale le giura che pagherà caro per aver osato toccare suo figlio, promettendo una vendetta che non richiederà nemmeno nove mesi. Azize, colpita dalla gravità delle parole, comprende l’intento malevolo di Füsun: il suo bersaglio è Reyyan. La chiama disperatamente, ma Reyyan, stanca e arrabbiata per il male subito in passato, rifiuta la chiamata. Poco dopo, Reyyan riceve una scatola di dolci, apparentemente inviata da Hazar. Ingenuamente, comincia a mangiarne uno, mentre Zeynep la chiama, preoccupata per strani alberi senza radici. L’ansia di Azize cresce a dismisura, la donna cerca disperatamente un modo per raggiungere Reyyan il più velocemente possibile. È una corsa contro il tempo, una battaglia tra la vita e la morte che vede Azize, l’antica nemica, trasformarsi nell’improbabile salvatrice.

Miran, intanto, riceve una chiamata da Füsun, ma il suo istinto gli suggerisce cautela. Non risponde subito, ma l’insistenza di Füsun lo porta a cedere. Lei gli propone un incontro. Reyyan, nel frattempo, esce per raccogliere altri melograni, portando con sé i dolci ricevuti. La sua incoscienza è disarmante, un tragico presagio. In carcere, Mahmut, che ha appreso dei pericoli che incombono su Reyyan, telefona ad Asiye, chiedendo notizie e manifestando la sua preoccupazione per le minacce di Füsun. Asiye, pragmatica, gli risponde che la priorità è la sua liberazione.


Azize continua la sua corsa disperata, arrivando nei pressi della casa ma non trovando nessuno. Scorge Reyyan in lontananza e la raggiunge. Miran, ignaro del dramma che si sta consumando, incontra Füsun, che, con un tono sibillino, gli dice di conoscere il suo più grande desiderio e che presto un “ospite speciale” arriverà. Contemporaneamente, Reyyan avverte i primi dolori allo stomaco. Azize la raggiunge, tentando di capire cosa stia succedendo, ma Reyyan la respinge con rabbia, ancora accecata dal rancore per il passato. Improvvisamente, Reyyan si sente male e perde i sensi, cadendo a terra. Azize si precipita, cercando disperatamente di soccorrerla e portarla in ospedale.

Nel caos di questi eventi, Füsun viene informata che Dilşah è scomparsa. Decide allora di comunicare a Miran che l’ospite non arriverà più, ma lo mette in guardia contro Azize, insinuando che farà del male a qualcuno. Miran, preoccupato, tenta di chiamare Reyyan, ma senza risposta. Azize, nel frattempo, compie ogni sforzo per salvare Reyyan. Nota il sangue che le scivola dalle gambe, segno inequivocabile di un’emorragia. Temendo per la vita del bambino, trova un’erba in grado di bloccare l’emorragia e aiuta Reyyan ad alzarsi per cercare soccorso. Un uomo, informatore di Füsun, tiene sotto controllo Azize, riferendo che sta cercando di salvare Reyyan. Füsun, confusa, non riesce a spiegarsi il comportamento della sua eterna rivale. Miran continua a chiamare Reyyan, sempre più agitato. Azize finalmente raggiunge la strada principale e, rivolgendosi a Dio, prega con tutto il cuore che Reyyan non debba provare il dolore atroce della perdita di un figlio. Quando vede un’auto avvicinarsi, ferma il conducente e lo implora di portare Reyyan in ospedale. L’uomo accetta di caricare Reyyan in auto, mentre Azize si allontana per un istante a recuperare il cappotto. Ma l’uomo riparte all’improvviso con Reyyan, lasciando Azize sola e disperata. Azize, sconvolta, chiama Mahmut.

Intanto, Firat, ancora scosso, ripensa alle parole di sua madre e scoppia in un pianto liberatorio, una catarsi per anni di bugie. Miran continua a chiamare Reyyan e finalmente l’uomo alla guida dell’auto risponde, informandolo di averla trovata lungo la strada e di starla portando in ospedale. Miran è scioccato. Reyyan viene subito trasferita in sala operatoria per un intervento d’emergenza. Füsun, furiosa per la perdita di Dilşah, punisce duramente uno dei suoi uomini. Si scopre poi che l’uomo che ha portato Reyyan in ospedale lavora per Füsun; ha semplicemente eseguito i suoi ordini, e dopo aver affidato Reyyan alle cure dei medici, riceve istruzioni di cercare Dilşah ovunque. Si scopre infine che Dilşah è nelle mani di Harun.


Miran, Hazar e Zehra arrivano in ospedale e attendono con il fiato sospeso notizie da parte dei medici. Miran ripensa con angoscia alle parole di Füsun ed è convinto che tutto sia opera di Azize. Hazar cerca di confortarlo. Poco dopo, la dottoressa esce dalla sala operatoria e informa la famiglia che Reyyan è fuori pericolo, ma purtroppo ha perso uno dei bambini. Miran è devastato, il suo cuore a pezzi. Tuttavia, la dottoressa aggiunge subito che l’altro gemello è salvo. Una notizia inaspettata che lascia tutti senza parole, perché nessuno sapeva che Reyyan fosse incinta di due gemelli. La dottoressa spiega inoltre di aver trovato nell’addome di Reyyan una sostanza naturale che ha bloccato l’emorragia, salvando così l’altro bambino. Miran, preoccupato per lo stato emotivo di Reyyan, chiede alla dottoressa di non dirle ancora nulla della perdita.

Nel frattempo, Zeynep trova Firat visibilmente scosso. Lui la respinge, evitando di parlare, ma lei gli comunica che Reyyan ha perso uno dei bambini e gli suggerisce di mostrarsi come un vero fratello per Miran, che in questo momento ha bisogno di lui più che mai. Reyyan si risveglia convinta che tutto vada bene e che il bambino stia bene. Miran, pur distrutto dal dolore per la perdita dell’altro gemello, cerca di non farle trasparire nulla. Lei percepisce che qualcosa non va, ma Miran si limita a dirle che aveva solo tanta paura. Reyyan, confusa, prova a ricordare cosa sia successo, ma la sua memoria è sfocata. Nasuh arriva all’ospedale. Miran spiega a tutti che appena Reyyan si sarà ripresa le parlerà dell’altro bambino. Poi va a firmare i documenti necessari per le dimissioni. Firat e Zeynep restano a parlare. Lui le confida la verità sulla madre, raccontandole che inizialmente non lo voleva, ma lei gli fa notare che poi lo ha amato e cresciuto con dedizione e che quello che ha visto nei suoi occhi è amore puro. Firat chiama Miran per avere aggiornamenti e subito si mette in viaggio per raggiungerlo.

Intanto, Azize contatta Nasuh al telefono. Lui, per non destare sospetti, finge di doversi allontanare per tranquillizzare Gul, agitata per la situazione. Zehra, preoccupata che Reyyan possa sentirsi sola quando Miran sarà fuori casa, le propone di trasferirsi momentaneamente alla villa, ma Reyyan rassicura tutti dicendo che adesso stanno bene, che non c’è bisogno, anche se osserva attentamente i loro volti e percepisce che qualcosa le viene nascosto. Inizia così a sentirsi agitata, temendo che ci siano problemi con il bambino, ma i presenti cercano di tranquillizzarla dicendole che è tutto sotto controllo. Miran esce dalla stanza distrutto, incapace di trovare le parole per raccontare alla donna che ama ciò che è accaduto. Viene raggiunto da suo padre Hazar, che cerca di offrirgli conforto e sostegno morale. Ma Miran si sente oppresso dal senso di colpa per aver lasciato Reyyan da sola proprio quando aveva più bisogno di lui. Poco dopo, Reyyan lascia la stanza e lo sorprende mentre sta piangendo. Miran, visibilmente turbato, le spiega che ha avuto una paura terribile per la vita del loro bambino. Reyyan continua a percepire che qualcosa non torna e insiste.


Nel frattempo, fuori dall’ospedale, Nasuh si imbatte in Füsun, che lo ferma per informarsi sulle condizioni di Reyyan. Nasuh la guarda sorpreso, ma lei, con tono glaciale, dà la colpa di tutto ad Azize e dichiara di essere dalla parte della loro famiglia. Poco dopo, Azize si avvicina a Nasuh e gli chiede notizie. Lui le rivela che uno dei gemelli non ce l’ha fatta e poi le intima di andarsene prima che qualcuno la veda. Zehra ha un confronto con suo marito, è angosciata e gli dice chiaramente che Reyyan ha rischiato la vita perché non era con loro e lo accusa di essersi preoccupato di più per Miran che per Reyyan. Per cercare di rassicurarla, la dottoressa invita Reyyan ad ascoltare il battito del cuore del bambino rimasto in vita. Miran registra quel momento con il suo cellulare, commosso, ma allo stesso tempo devastato dal dolore per l’altro bambino andato perduto.

Nel frattempo, Yaren torna a casa. Sua madre è felicissima di vederla, ma Yaren si lamenta subito di sentirsi abbandonata. Dice che Gonul la tratta con disprezzo e che ha più volte tentato di mandarla via. Azat, che ascolta la conversazione, resta sorpreso. Per questo, Handan ordina al nuovo cuoco di trasferirsi alla villa Aslanbey con il preciso incarico di riferire qualsiasi cosa sospetta dovesse accadere. Esma, intanto, è distrutta dal dolore, piange in silenzio, schiacciata dalla sofferenza e dalla vergogna. Gonul si avvicina per consolarla, invitandola ad avere pazienza. Tutti sono ancora sotto shock dopo la verità rivelata. Mahmut esce finalmente di prigione grazie all’intervento del suo avvocato e avvisa subito Asiye del suo rilascio in attesa del processo. Handan presenta il nuovo domestico a Füsun, spiegando che sarà lui a prendersi cura di Yaren. Asiye osserva la scena visibilmente contrariata. Nel frattempo, Azize fa ritorno a casa. Lì, insieme a Esma, si lasciano andare a un momento di reciproco conforto. Entrambe hanno perso un figlio e si chiedono se un giorno potranno mai essere perdonate per le loro colpe. Poco dopo, Azat e Gonul si ritrovano a parlare. Azat le dice chiaramente che non permetterà mai più che sua sorella venga trattata come un oggetto e che si è sbagliato a credere che lei volesse essere diversa dal resto della sua famiglia. Le sue parole sono dure ma sincere e Gonul resta colpita.

Intanto, nella quiete della notte, Miran e Reyyan si trovano finalmente a casa. Lei dorme e lui la osserva in silenzio, combattuto interiormente. Vorrebbe trovare le parole per dirle la verità, ma non riesce. Reyyan, nel sonno, sogna Azize che la soccorre e cerca di aiutarla. Al risveglio, racconta il sogno a Miran, confusa. Durante la sera, Azize si reca di corsa alla villa Aslanbey con il suo fedele uomo. Entra decisa, afferra Füsun con forza e la affronta apertamente, accusandola di essere la responsabile di quanto accaduto a Reyyan. Füsun, con sguardo di sfida, le chiede perché all’improvviso tenga così tanto a Reyyan. Azize non risponde direttamente, ma la minaccia di fare attenzione, aggiungendo di sapere che ha perso le tracce di Dilşah e che altrimenti sarebbe già corsa a riferire tutto agli Shadoglu. Poi se ne va, ma prima chiama Harun per chiedergli notizie di Dilşah. Lui però le risponde che non ha alcuna intenzione di consegnargliela perché non si fida di nessuno e preferisce tenerla al sicuro. Miran e Reyyan ascoltano insieme il battito del cuore del loro bambino rimasto. Miran non riesce a smettere di pensare all’altro figlio, ormai perduto.


Poco dopo ricevono la visita di Zeynep e Firat, che portano loro un dono, uno specchio, simbolo di riflessione e forse di verità. Trascorrono la serata insieme in modo sereno, cercando un momento di normalità in un vortice di eventi. Miran ringrazia Firat per essergli stato accanto in un momento così difficile, un gesto che sigilla una nuova intesa tra i due. Nel frattempo, Hazar racconta a Sukran tutto ciò che è accaduto. La donna piange profondamente addolorata e lamenta il fatto che la madre di Miran non sia viva per poterlo consolare in questo momento così drammatico.

L’episodio si conclude con una scena di inquietante presagio. Zehra, trovandosi accanto al cellulare di Hazar, legge un messaggio ricevuto da parte di Mahmut. Il messaggio contiene un invito a incontrarsi per parlargli di qualcosa di estremamente importante riguardo a lui e a Miran. Zehra, colta da un impulso improvviso, decide di cancellarlo, aprendo un nuovo e misterioso capitolo di segreti all’interno della famiglia Shadoglu.

Questo episodio di “Hercai – Amore e Vendetta” è stato un vero e proprio pugno allo stomaco, un concentrato di emozioni estreme che ha ridefinito le dinamiche dei personaggi e gettato nuove, inquietanti ombre sul futuro. La lotta per la sopravvivenza, le verità che emergono dal passato e le conseguenze devastanti delle scelte dettate dall’odio continuano a tenere il pubblico con il fiato sospeso. Cosa succederà ora? Come reagirà Reyyan alla tragica verità? E quale sarà il ruolo di Mahmut e il significato del messaggio cancellato da Zehra? Restate sintonizzati per non perdere i prossimi, imperdibili sviluppi di questa avvincente saga.

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