L’episodio 78 di Hercai – Amore e Vendetta si apre con un’atmosfera elettrica, carica di tensione e aspettative. Nella sala della riunione del Consiglio di Amministrazione, Nasuh, stufo dei continui rinvii e delle strategie manipolative, perde la pazienza e pretende l’inizio immediato del voto per la nomina del nuovo presidente. Ogni secondo che passa senza una decisione mina la legittimità dell’incontro, e Nasuh lo sa bene.
Azize, sempre maestra nell’arte dell’inganno, mantiene l’aplomb, ma dentro di sé è scossa. Senza Gul al suo fianco, il suo piano rischia di crollare. Miran, intuendo che Gul potrebbe non arrivare in tempo, prende una decisione irrevocabile: la votazione inizierà subito, con o senza di lei.
Firat, segretario ufficiale del consiglio, apre la votazione: i candidati sono Azize Aslanbey e Azat Shadoglu. Ricorda a tutti che, in caso di parità, il potere resterà ad Azize, come da regolamento.
Il voto si svolge in modo teso ma ordinato. Tutti i rappresentanti Shadoglu votano per Azat, incluso Elif, la cui scelta è accolta da un sorrisetto soddisfatto di Nasuh. Per Azize è un colpo durissimo. Ma lei non si arrende. Il voto dei membri Aslanbey segue, e, come previsto, viene indirizzato su Azize. Il risultato è shockante: Azat vince con un solo voto di vantaggio.
Nasuh, trionfante, si congratula pubblicamente con il nipote. Ma la vittoria ha un retrogusto amaro, perché Azize non intende accettare la sconfitta. Ricorda a tutti che Gul non ha ancora votato. Il voto non può considerarsi chiuso.
Proprio in quell’istante, Gul entra nella sala con passo sicuro, ignorando la tensione palpabile. Si scusa con eleganza per il ritardo e chiede di parlare in privato con sua nonna prima di votare. Le proteste si levano da ogni parte, ma Azize, ancora presidente in carica, usa il cavillo procedurale per guadagnare tempo e accetta la richiesta.
Nel confronto privato tra Gul e Azize si consuma un momento di verità devastante. Gul, determinata, chiede finalmente di sapere chi è suo fratello. Azize, fredda come il ghiaccio, risponde: Firat è tuo fratello. Gul resta impietrita. Tutto ciò in cui credeva viene frantumato in un secondo.
Tornano nella sala. Tutti attendono la scelta di Gul. Dopo un silenzio interminabile, la giovane alza la testa e dichiara con fermezza che il suo voto va ad Azat Shadoglu. Un gelo cala nella stanza. Azize scatta in piedi, furiosa, chiedendole se si rende conto di ciò che ha fatto. Ma Gul, con uno sguardo freddo, le risponde che ha semplicemente scelto la verità.
Nasuh ride rumorosamente, dichiarando che il giorno di San Valentino di Azize è stato una lezione di umiliazione, non d’amore. Azize, colpita ma non vinta, si ritira dalla sala giurando vendetta.
Miran, ancora sconvolto, affronta Gul: “Hai tradito la tua famiglia.” Ma Gul ribatte: “Chi è il vero nemico? Azat, che ama Elif? O Azize, che distruggerebbe chiunque per vendetta?” Le sue parole colpiscono nel profondo.
Firat, che ha assistito a tutto, affronta Gul con severità. “Hai scelto di andare contro la tua famiglia.” Gul risponde che tutta la colpa è di Azize, colei che ha spezzato le loro vite. Prima o poi, Firat capirà.
Nel frattempo, Harun regala una rosa a Reyyan e scatena l’ira di Miran, che lo afferra per il colletto. Ma scopre presto che Harun ha regalato una rosa a ogni donna dell’hotel. Reyyan è stanca della sua gelosia e lo affronta: “Non ti fidi di me?” Miran, con un sorriso, ammette: “Sono geloso. Perché ti amo.”
Nel mondo Shadoglu, i festeggiamenti per la vittoria di Azat iniziano, ma lui è turbato. Non capisce il motivo del voto di Gul, e nemmeno Hazar trova spiegazioni convincenti.
Nel frattempo, Gul incontra Azat sulla terrazza. Quando lui le chiede perché lo abbia sostenuto, lei risponde sarcastica: “Non l’ho fatto per te.” Lo ringrazia per aver salvato Elif, ma dubita che potrà davvero amarla. Se fosse stata lei in pericolo, Miran l’avrebbe salvata, ma non l’avrebbe mai amata.
Mentre il giorno volge al termine, Miran organizza una sorpresa per Reyyan: la porta a Istanbul, in riva al mare. Reyyan è sopraffatta dalla bellezza dell’oceano e dalle emozioni. Miran la guarda con dolcezza e le sussurra: “Buon San Valentino.” Il loro bacio sigilla un momento d’amore puro in mezzo al caos.
Azize, rientrata alla villa, affronta Gul con rabbia. Ma Gul le lancia in faccia la verità: “Ti ho votato contro perché non mi avresti mai raccontato chi era mio fratello.” Azize ribatte che l’ha già fatto, ma Gul afferma: “Hai dimostrato cos’è diventata questa famiglia: un campo di battaglia.”
Gul la sfida apertamente: “Chi ti aiuterà ora? Miran che ti ha lasciata? Firat, che quando scoprirà la verità ti odierà?” E con un sorriso dichiarando che l’era di Azize è finita, se ne va lasciando la nonna sola e impotente.
Azize però non si arrende. Stringe le labbra e mormora: “È un bene che Gul abbia creduto alla mia versione. Presto userò questa informazione… e ribalterò tutto.”