La terza stagione di “Hercai – Amore e Vendetta” si apre con una scena intrisa di romanticismo e speranza. Reyyan, finalmente felice di aver trovato il suo amore, lascia la villa degli Shadoglu. All’alba, la ragazza cavalca il suo fedele cavallo Mavi attraverso le valli, e il suo cammino si incrocia con quello di Miran. I due amanti riflettono sulle innumerevoli difficoltà che hanno dovuto superare per poter vivere liberamente il loro amore. Si incontrano su un ponte, dove Miran promette a Reyyan che costruiranno un mondo dove esisteranno solo loro due. Le propone di allontanarsi da Azize, convinto che la loro assenza priverà Azize della sua vittoria. Reyyan, con gioia, annuncia che il nonno ha approvato la loro decisione di partire. Miran informa la moglie che, dopo la morte di Elif, Azize è cambiata, isolandosi nella sua stanza e non parlando con nessuno. Miran promette a Reyyan che le comunicherà il loro addio quello stesso giorno.
Nel frattempo, Azize recita una preghiera sulla tomba della nipote, dichiarando che dopo 40 giorni e 40 notti di lutto, è giunto il momento di porre fine alla sua vendetta. Azize assicura a Elif che oggi si rivedranno. La sua intenzione è distruggere la famiglia Shadoglu: o sarà Miran a farlo, o saranno loro a uccidere Miran. Dopo questo bagno di sangue, Azize parlerà con i sopravvissuti, sapendo che non le sarà permesso vivere e desiderando ardentemente che il fuoco della sua esistenza si spenga. Ordina a Mahmud di portare le ceneri di Elif lontano dalla terra nemica e di deporle accanto alla tomba dei suoi genitori. Inoltre, impone che la fossa scavata non venga richiusa, perché servirà per uno dei membri della famiglia Shadoglu.
Nuovi Personaggi e Sconvolgimenti Familiari
Nel frattempo, un nuovo personaggio giunge in città: Aslan Aslanbey, l’unico figlio di Sultan Aslanbey. Aslan è venuto per portare alla luce la verità che tutti meritano di conoscere, promettendo giustizia e sofferenza per i colpevoli.
Miran chiede a Reyyan come stia il neonato di Handan. Reyyan risponde che sta bene e che oggi Cihan andrà a prendere Handan e il bambino in ospedale. Aggiunge di sentirsi in continua ansia perché ogni volta che sono felici, qualcosa di brutto accade. Reyyan spera che d’ora in poi la loro vita sia tranquilla. Miran è convinto che nessuno potrà più separarli.
Gül siede con dei palloncini davanti al cancello della villa, in attesa dello zio e della zia con il neonato. Un uomo si avvicina e le chiede dove sia la villa degli Shadoglu. Gül glielo indica. L’uomo decide di intrattenerla ballando e cantando. Hanim, attirata dalle grida, esce e gli lancia la sua ciabatta. Lui spiega di essere un cuoco venuto a candidarsi per un lavoro. In quel momento, si sentono le urla di Nasuh. Hanim spiega che è il capo famiglia e oggi è particolarmente nervoso. L’uomo si asciuga il sudore dalla fronte, prende la valigia e scappa via.
Intanto, Gönül confessa a sua madre che le manca moltissimo e si dice convinta che Reyyan sia responsabile della morte di Elif, per aver tentato di avvicinare Elif ad Azat. Esma e Firat escono nel cortile. Gönül chiede a Esma se Azize è uscita dalla sua stanza. Esma risponde di no. Gönül dice di avere paura di ciò che accadrà quando la nonna uscirà. Sultan rassicura la figlia dicendole che Azize non ha più la forza per fare del male a qualcuno, dato che Miran si è allontanato da lei. Ma Gönül non ne è convinta, certa che Azize porterà il caos non appena uscirà.
Poco dopo, Cihan riporta a casa la moglie e la figlia. Nasuh prende in braccio la nipotina e ringrazia Allah per aver salvato quella piccola creatura. Handan nota che Azat non è venuto ad accoglierli. Più tardi, Cihan e Handan chiedono al figlio di uscire dalla stanza dove è rimasto chiuso per più di un mese, incolpandosi della morte di Elif. Azat appoggia l’anello nuziale sul comò e decide di chiudere il lutto per Elif e tornare a vivere.
Intanto, Aslan arriva nella sua nuova casa. Ad accoglierlo c’è il suo assistente Mahfuz, che lo informa che tutto è pronto. Aslan esamina la casa e si dice soddisfatto. Miran accompagna Reyyan alla villa Shadoglu e le dà un tenero bacio. Intanto, Nasuh dice ai suoi familiari che il silenzio di Azize non promette nulla di buono. Secondo lui è solo la quiete prima della tempesta. Teme anche che Miran possa vendicarsi di Azat per la morte di Elif. Ma Hazar è convinto che Miran non accusa Azat e non farà loro del male. In quel momento, Azat esce dalla stanza e chiede dov’è la sua sorellina. Handan esce con la bambina in braccio e dice ad Azat che il nonno le ha dato il secondo nome, Ayşe, mentre il primo lo deve scegliere lui come fratello maggiore. Azat prende la sorellina con dolcezza e promette che le starà sempre accanto. La chiama Huma, che significa “felice”.
La Partenza e l’Inganno di Azize
Reyyan dice al marito che, dopo ciò che è successo con Elif, sarà la prima volta che incontrerà la sua famiglia e non sa come reagiranno. Miran risponde che è certo che è arrivato il momento di affrontarli. Miran e Reyyan, tenendosi stretti per mano, entrano nella villa degli Shadoglu e annunciano che stanno per partire per costruire una nuova vita insieme. Yaren li accusa di pensare solo a loro stessi, proprio ora che Elif è morta in quella casa. Miran spiega che i membri della famiglia Shadoglu non lo hanno mai considerato né un genero né un amico e che per questo è venuto solo per dire che con Reyyan inizieranno una nuova vita. Cihan è preoccupato che Azize inizi a vendicarsi di loro per la morte di Elif. Miran garantisce che sua nonna non farà loro del male e che la decisione di andarsene è stata presa per il bene di entrambe le famiglie. È certo che Azize, senza di lui, non avrà più motivi per nuocere a nessuno. Inoltre, precisa di non incolpare Azat per la morte della sorella e afferma che l’unica responsabile è Azize. Nasuh non è contrario alla partenza di Miran e Reyyan e afferma che ciò che gli importa è solo che Azize non faccia del male alla sua famiglia. Anche Hazar approva la decisione dei giovani. Yaren interviene urlando che il nonno non dovrebbe lasciare andare così facilmente Reyyan e Miran, dai quali emana solo oscurità. Nasuh le ordina severamente di tacere e le ricorda che è stato lui a permetterle di tornare in quella casa. Miran, ringraziando Nasuh, si prepara a tornare alla propria villa, ma Hazar lo invita a restare per colazione. Intanto, Aslan si sistema nella sua nuova casa ed è determinato a iniziare da questo momento la sua battaglia a volto scoperto.
Azize, seduta sulla sua poltrona preferita, osserva le fotografie dei suoi cari e accusa la famiglia Shadoglu di averle portato via tutte le persone amate. Ricorda che la madre di Nasuh le ha portato via fratelli e sorelle, poi Nasuh Shadoglu le ha tolto Ayşe e Hazar Shadoglu le ha portato via Mehmet. Azize non riesce a trattenere le lacrime pensando che gli Shadoglu le hanno portato via Elif e Reyyan Shadoglu le ha tolto Miran. Decide che è arrivato il momento di punire ogni membro della famiglia Shadoglu per tutto questo e che oggi è il giorno della resa dei conti. Azize intende distruggere gli Shadoglu e poi dire addio alla propria vita. Hanife telefona ad Azize e le racconta che Miran e Reyyan stanno partendo, che Miran ha rinunciato definitivamente alla vendetta e che ora sta seduto a tavola con la famiglia Shadoglu. Azize risponde che sa già tutto. Ha deciso di togliersi la vita, ma prima vuole far soffrire tutti nel modo più terribile.
Nel frattempo, Miran è seduto a tavola con gli Shadoglu. Nasuh afferma che Elif sarà per sempre la loro nuora e promette che in sua memoria la sua famiglia eviterà ogni scontro con gli Aslanbey. Miran e Reyyan decidono di andare a visitare la tomba di Elif. Appena partono, Azat riceve una telefonata e promette che andrà.
ize e decide di andare da lei.