La terza stagione di Hercai – Amore e Vendetta si apre con una puntata esplosiva che stravolge ogni equilibrio. Reyan e Miran, finalmente uniti e pronti a iniziare una nuova vita, si illudono di poter dimenticare il passato. Ma la quiete è solo l’inizio della tempesta. Azize, dopo 40 giorni di preghiere sulla tomba di Elif, giura vendetta definitiva. La sua anima è consumata dal dolore e dall’odio, ed è pronta a trascinare tutti con sé nella rovina.
Nel frattempo, Reyan vive momenti di pace nella tenuta Sadoglu. Felice, serena, accarezza l’idea di una nuova esistenza lontana dagli intrighi familiari. Ma un oscuro presentimento le stringe il cuore. Mentre cavalca al fianco di Miran, le sue parole si caricano di presagio: “Ogni volta che sono stata felice, qualcosa di brutto è accaduto.” E aveva ragione…
Azize compie il primo gesto folle: ordina a Mahmud di riesumare la tomba di Elif e spostare il corpo. Un atto sacrilego che scatena la furia di Miran, il quale scopre la profanazione proprio insieme a Reyan. Ma il piano della nonna non si ferma qui. Chiama Miran e lo costringe a presentarsi da solo a un misterioso appuntamento. Reyan, tormentata, lo segue a distanza.
Ed è lì, nel luogo del destino, che accade l’impensabile. Azize mette Miran davanti alla scelta più crudele: vendicare Elif sparando ad Azat, o essere colpito lei stessa. Reyan assiste da lontano, bloccata in auto, impotente. Miran, sconvolto, finge di cedere al gioco e spara. Azat cade a terra, colpito al petto. Azize sorride: “Sapevo che l’avresti fatto. Sei sangue del mio sangue.”
Ma è tutta una messinscena. Miran ha sparato solo per ferire, non per uccidere. Infatti, Azat viene salvato in extremis da un nuovo, enigmatico personaggio: Aslan, figlio di Sultan, l’ultimo erede degli Aslanbey. Un uomo misterioso con un tatuaggio di scorpione sulla spalla e una stanza segreta piena di foto di Reyan. Quali sono le sue vere intenzioni?
Nel frattempo, la vendetta di Azize prende una piega definitiva. Vestita di bianco, pronta al suicidio, consegna a Mahmud le sue ultime volontà. Ma qualcosa la trattiene. La reazione dei Sadoglu, che si presentano armati per vendicare Azat, fa esplodere il caos. Tutti si confrontano, e Aslan si prende la colpa dello sparo, mentendo per coprire Miran. Azat conferma. Ma Reyan non è convinta. Ha visto tutto, e dentro di lei si insinua il dubbio che Miran stia giocando un doppio gioco.
Tornata a casa, Reyan affronta Azat. Lui le apre gli occhi: “Non puoi più fidarti di Miran. È parte di questo gioco malato.” Intanto, Miran cerca disperatamente di parlare con lei. Le manda messaggi, la chiama. Alla fine, si accordano per incontrarsi in un prato… Ma il futuro della loro storia è più incerto che mai.
Nel frattempo, Azize si prepara alla fine. Si lava i piedi, simbolo di purificazione, pronta a lasciarsi morire dopo aver chiuso i conti col passato. Ma Mahmud, affezionato e disperato, cerca di salvarla. Le chiede di non lasciarsi sopraffare dall’odio. Ma per Azize ormai non c’è ritorno.
La guerra è appena cominciata. Tra vendette incomplete, alleanze segrete e tradimenti inaspettati, Hercai entra in una nuova era fatta di fuoco, sangue e redenzione. Una stagione che promette colpi di scena devastanti e un’unica certezza: nessuno ne uscirà indenne.