L’episodio di Hercai si apre con un’angoscia palpabile che avvolge Reyyan. Dopo aver rifiutato i dolci inviati da Füsun, la giovane crolla priva di sensi. Azize, in un inaspettato gesto di preoccupazione, si precipita al suo capezzale, cercando disperatamente di rianimarla. “Cerca di riprendere le forze,” le dice, con una voce che tradisce una strana urgenza, “non voglio farti del male, sono venuta per salvarti.” Nonostante il dolore e la debolezza, Reyyan riesce ad appoggiarsi ad Azize, raggiungendo a fatica l’auto. Le tossine nel suo corpo la tormentano, e Azize cerca di rassicurarla: “Sono qui per salvare tuo figlio e salverò anche te. Non aver paura di me, sono la madre di Hazar.” Ma Reyyan è troppo provata, incapace di comprendere appieno le parole della donna che per tanto tempo ha odiato.

Il Caos di Füsun e la Scomparsa di Dilşah

Nello stesso momento, Füsun attende Miran per un incontro segreto, ansiosa di rivelargli le minacce di Azize. Ma il suo piano viene sconvolto da una telefonata inaspettata: un incidente stradale ha coinvolto l’auto che trasportava Dilşah, e l’autista è rimasto ferito. Dilşah è scomparsa. La notizia getta Füsun nel panico, mettendo in imbarazzo la donna di fronte a Miran, che la incalza con domande sul motivo della sua convocazione. “Perché sono venuto? Hai detto che c’era un ospite importante che voleva incontrarmi, ma nessuno è apparso. Chi stiamo aspettando?”

Füsun, cercando di recuperare il controllo, risponde che la persona attesa era colei che aveva sentito con le sue orecchie le intenzioni di Azize di fargli del male, ma un imprevisto le aveva impedito di venire. “Ma te lo dico io stessa,” prosegue Füfun, tentando di seminare il dubbio nella mente di Miran, “Azize non starà zitta e agirà presto.” Miran, sorpreso, chiede se fosse stato convocato solo per un avvertimento. Füsun insiste sulla pericolosità di Azize, arrivando a suggerire che possa essere coinvolta in quanto accaduto a Reyyan. “Non sono una tua nemica né della tua famiglia. Mio figlio è sposato con vostra figlia e questo mi rende vicina a voi,” afferma Füsun, tentando di guadagnare la sua fiducia. Miran, con sarcasmo, le ricorda le sue precedenti dichiarazioni di non appartenere alla famiglia Aslanbey. Füsun cerca di giustificarsi, affermando che “allora tutti sbagliamo, ma ora dobbiamo stare fianco a fianco.” Miran conclude la conversazione freddamente, dichiarando la sua estraneità alla loro inimicizia e chiedendo di non essere più contattato, prima di allontanarsi arrabbiato.

Poco dopo, Füsun chiama i suoi uomini per avere notizie di Dilşah, ma scopre che non è stata trovata. La sua rabbia esplode. “Cercatela in tutti i modi. È Azize che l’ha presa e se non la trovate ne pagherete le conseguenze.” Tra sé, mormora una sfida ad Azize: “Ti credi intelligente, Azize? Vedremo chi è più intelligente e chi vincerà alla fine.”

La Lotta di Azize per Salvare Reyyan

Nel frattempo, Miran, tormentato dalla preoccupazione per Reyyan, cerca incessantemente di chiamarla, ma il telefono è spento. La sua ansia cresce a dismisura.

Azize, intanto, lotta per portare Reyyan in salvo. Cammina a fatica, sostenendo il peso della ragazza. “Sii paziente un po’,” le dice, “ti salverò e salverò il tuo bambino.” Improvvisamente, Reyyan si ferma, si siede a terra e inizia a sanguinare dalla gamba. Il sangue terrorizza Azize, che inizia a piangere di paura. Si ricorda di un’erba curativa nel luogo, la cerca disperatamente, la trova, la spreme in un pezzo di stoffa e la dà a Reyyan. “Apri la bocca e ingoia questo, fermerà l’emorragia. Resisti un po’, ti salverai a Dio piacendo.” Le sue azioni rivelano un lato inaspettato di Azize, una disperazione materna che va oltre la vendetta.

Füsun continua a sorvegliare i movimenti dei suoi uomini. Quando le riferiscono che Azize sta cercando di salvare Reyyan e la porta in spalla, Füsun è sorpresa. “Perché la stai aiutando, Azize? Cosa è cambiato? Perché Reyyan è diventata così cara?” Decide di modificare il suo piano e impartisce nuove istruzioni ai suoi uomini.

Miran continua a chiamare Reyyan invano, la sua preoccupazione si intensifica di minuto in minuto. Azize, con uno sforzo sovrumano, riesce a raggiungere la strada principale. Un sorriso di speranza le appare sul volto. “Finalmente siamo arrivate,” sussurra. Si toglie il cappotto per coprire Reyyan e mormora: “Non permetterò mai che tu viva il dolore di perdere tuo figlio, ti salverò.” Le lacrime le rigano il volto mentre confessa che ciò che sta accadendo è una punizione divina. “Dio mi mette alla prova con i miei figli nei miei ultimi giorni. Ho vissuto la mia vita soffrendo per la perdita di Hazar e non permetterò che anche lui soffra e perda sua figlia.” Alza le mani al cielo, implorando: “Mio Signore, considera me per i miei peccati e lascia che i miei figli vivano in pace.” Appena scorge un’auto, le fa segno di fermarsi. All’autista, spiega la situazione: “Mia nipote è incinta e sta male. Per favore, aiutami a portarla in ospedale.” L’uomo, sceso rapidamente, aiuta Azize a caricare Reyyan in auto. Ma quando Azize si volta per prendere il cappotto, l’uomo riparte improvvisamente, fuggendo con Reyyan. Azize urla disperatamente sulla strada, cercando un telefono per chiamare Mahmut.

Il Tormento di Fırat e la Verità all’Ospedale

Nel frattempo, Fırat si ritira in un luogo isolato, immerso nella tristezza. Si ricorda le parole di sua madre Asma, che gli aveva rivelato di essere figlio di Nasuh. Si sente amareggiato e piange amaramente, distrutto dal peso di questa rivelazione. In quel momento, Miran sta ancora cercando di chiamare Reyyan, tormentato dalle parole di Füsun su Azize. La sua rabbia e preoccupazione crescono. Improvvisamente, una persona risponde al telefono di Reyyan: “Ho trovato questo telefono sulla strada e la signora che lo portava era priva di conoscenza. Non la conosco, ma la porterò in ospedale. Ho risposto alla chiamata per rassicurare chi la cerca.”

All’ospedale, Reyyan viene immediatamente portata al pronto soccorso. I medici diagnosticano una grave emorragia e un’alta probabilità di gravidanza. Füsun, nel frattempo, interroga i suoi uomini che avevano rapito Dilşah. Uno di loro ammette di aver tentato la fuga dopo essersi imbattuto in un’auto sulla strada, ma senza successo. Füsun, infuriata, lo colpisce in faccia con il bastone che teneva in mano. Si rivolge all’altro, che si giustifica dicendo di essere stato impegnato con una signora malata. Füsun gli strappa la pistola, lo colpisce al piede e urla: “Questa è la tua scusa? La signora era priva di conoscenza. Come ti è sfuggita?” L’autista che ha portato Reyyan in ospedale chiama Füsun, informandola che Miran ha scoperto la presenza di Reyyan. Füsun gli ordina di sparire immediatamente dall’ospedale.

La Rivelazione dei Gemelli e il Segreto Mantenuto

Nel frattempo, Azize ha ordinato ai suoi uomini di setacciare l’intera area alla ricerca di Dilşah. Si scopre che Harun l’ha rapita e chiama Azize per rassicurarla: “È tutto sotto controllo, l’ho messa in un posto sicuro in attesa delle tue istruzioni.”

Miran arriva in ospedale, accompagnato da Zehra e Hazar. Zehra è in preda al panico per sua figlia, ma Hazar cerca di calmarla. “Non preoccuparti, nostro nipote starà bene, a Dio piacendo.” Miran, furioso e turbato, ricorda l’avvertimento di Füsun. “Se Azize ha fatto del male a Reyyan, la ucciderò,” afferma con veemenza. Hazar, sorpreso, chiede se si riferisca ad Azize. Miran risponde: “Ho lasciato Reyyan e stava bene, come ha fatto a peggiorare così tanto?” Hazar chiede all’uomo che l’ha portata: “Ha detto che era sdraiata sulla strada. Com’è arrivata lì?” Zehra suggerisce che sia uscita in cerca di aiuto, ma Hazar si chiede perché non abbia chiamato Miran.

La dottoressa esce per rassicurare tutti sulle condizioni di Reyyan, dicendo che sono stabili. Ma quando qualcuno le chiede del feto, risponde con tristezza: “Purtroppo abbiamo perso uno dei due bambini.” Miran e Zehra crollano per lo shock. La dottoressa aggiunge, però: “C’è una cosa lieta, l’altro bambino sta bene.” Tutti sono sconvolti. “Era incinta di gemelli?” chiede Miran con stupore. La dottoressa conferma: “Sì, e sembra che non ne foste a conoscenza.” Miran, incredulo, spiega che la dottoressa che li seguiva non aveva detto nulla. La dottoressa chiarisce che nelle prime fasi della gravidanza è difficile rilevare i gemelli e che un’erba usata per fermare l’emorragia ha contribuito a preservare l’altro bambino. Hazar piange di gioia, non sapendo che in realtà chi l’ha salvata è stata Azize. Miran chiede alla dottoressa di non rivelare a Reyyan la perdita di uno dei bambini, per paura del suo stato psicologico.