È la fine di un’era. Vittorio Conti, l’anima, il cuore e la mente dietro il Paradiso delle Signore, dice addio. Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno, sconvolgendo il destino dei personaggi e lasciando un vuoto difficile da colmare. Quello che sembrava impossibile si concretizza davanti agli occhi increduli di amici, colleghi e telespettatori affezionati. Ma perché Vittorio se ne va davvero? E quali sono le conseguenze di questo addio clamoroso?

La puntata si apre con un’atmosfera sospesa. Il Paradiso è in fermento per una nuova collezione in arrivo, ma qualcosa non va. Vittorio appare distante, pensieroso, quasi come se stesse portando un peso invisibile. Clara, la nuova stilista, lo nota subito: i suoi occhi non brillano più come un tempo. Gli chiede se va tutto bene, ma lui sorride appena e cambia argomento. Dietro quel sorriso si nasconde un tormento che presto esploderà.

Nel corso della giornata, Vittorio riceve una lettera misteriosa. La apre in silenzio nel suo ufficio, e le mani gli tremano. La telecamera indugia sul suo volto sconvolto, ma non ci viene ancora rivelato il contenuto. Intanto, il personale del Paradiso inizia a notare il suo comportamento strano. Salvatore lo vede uscire dal retro in fretta, Marta lo cerca ma non riceve risposta, e perfino la signora Agnese intuisce che qualcosa sta per cambiare.

Il colpo di scena arriva a metà puntata. In una riunione straordinaria convocata d’urgenza, Vittorio comunica a tutto lo staff:
“Ho preso una decisione. Lascio il Paradiso.”
Un silenzio tombale avvolge la stanza. Le Veneri si guardano tra loro incredule. Marta sbianca. Marcello stringe i pugni, mentre Salvatore sussurra un “No…” appena udibile.

Le spiegazioni non tardano ad arrivare. Vittorio, visibilmente emozionato, confessa di aver ricevuto una proposta di lavoro a New York, per dirigere una prestigiosa rivista internazionale. Un sogno che avrebbe potuto realizzare anni fa, ma che aveva sacrificato per amore del Paradiso, per amore della sua città, per un amore che ora sente esaurito.
Ma c’è dell’altro. Con voce rotta, ammette:
“Non è solo una questione di lavoro. Sento di non appartenere più a questo luogo. Qui ho dato tutto… e ora non ho più nulla da dare.”

Marta, che ha sempre avuto un legame speciale con lui, non riesce a trattenere le lacrime. In un confronto toccante, cerca di convincerlo a restare:
“Hai costruito questo posto con le tue mani. Se te ne vai, il Paradiso non sarà più lo stesso.”
Ma Vittorio è irremovibile. Abbraccia Marta e le dice:
“Forse è proprio questo il problema. Il Paradiso delle Signore deve andare avanti… senza di me.”

Mentre la notizia si diffonde, le reazioni si moltiplicano. Le Veneri sono sconvolte. Irene si chiede se sarà lei a dover prendere le redini. Maria teme per il futuro della sartoria. Perfino Umberto Guarnieri, solitamente impassibile, commenta con tono severo:
“Conti non è un uomo qualsiasi. Sottovalutare la sua uscita sarebbe un errore imperdonabile.”

Ma non tutti prendono male l’addio. Alfredo, che da tempo sente il desiderio di emergere, vede un’opportunità. In una scena carica di tensione, propone un nuovo piano gestionale per rilanciare il Paradiso. Ma il pubblico si chiede: sarà all’altezza?

Intanto, il contenuto della lettera ricevuta da Vittorio viene finalmente svelato. Non si tratta solo dell’offerta americana. C’è anche una confessione scioccante: un vecchio amico del padre di Vittorio gli rivela un segreto di famiglia a lungo taciuto. Il Paradiso delle Signore è stato fondato con fondi provenienti da attività illecite durante la guerra. Una verità che getta ombra su tutto ciò in cui Vittorio ha sempre creduto.

Questo colpo finale lo convince: deve andarsene. Deve ricominciare altrove.
“Il Paradiso è diventato la mia gabbia dorata. È ora di spezzare le sbarre.”

La scena dell’addio è struggente. Tutti i dipendenti si radunano all’ingresso. Vittorio esce con la sua valigia. Si ferma, guarda l’insegna luminosa, accarezza la porta una volta sola, poi si volta verso di loro e dice:
“Grazie. Mi avete dato una famiglia. Non vi dimenticherò mai.”

Un applauso spontaneo lo accompagna mentre si allontana tra le lacrime. Marta rimane sola sulla soglia, sussurrando:
“Addio, Vittorio…”