Nel prossimo episodio di The Promise verrà svelato uno degli scandali più scioccanti della stagione. Manuel, determinato a scoprire la causa della scomparsa del denaro e della parte dell’aereo fondamentale per il suo progetto, fa pressione su Toño fino a metterlo alle corde. Il giovane, intrappolato nella sua stessa rete di bugie, sostiene di essere stato vittima di un’aggressione. Ma la sua storia comincia a disfarsi sotto gli occhi attenti di Manuel, il quale ben presto nota le crepe nel suo racconto.
Nonostante Toño cerchi di apparire indignato e vittimistico, i dettagli non tornano. Manuel, con il suo acuto intuito e il suo sguardo fermo, finge di crederle… ma solo come strategia. Sa che l’inganno è più vicino a essere scoperto di quanto Toño creda. E non sarà l’unico a sospettare.
Anche Simona, la madre di Toño, guidata dal suo istinto materno, comincia ad avere dei dubbi. Affronta il figlio in una scena carica di tensione emotiva e dolore: lo conosce troppo bene per accettare la storia che ha cercato di vendere a tutti. Le parole di Simona sono tanto dure quanto vere: “Hai rubato per strada, hai imbrogliato e ora ti aspetti che io creda nella tua redenzione con questa storia raccontata male”.
Toño si difende con rabbia, ma la sua reazione non fa che confermare i timori della madre. Decide di andarsene. “Me ne vado. Non ho bisogno che nessuno dubiti di me.” Ma la sua fuga non sarà facile né silenziosa.
La mattina seguente, Manuel contatta urgentemente il sergente Burdina per avviare un’indagine formale. Non vuole lasciare nulla in sospeso. Il sergente arriva con il suo taccuino e inizia a interrogare Toño, che inizia a contraddirsi. La sua storia, piena di lacune, non è convincente. Non ha testimoni, non può fare nomi e non ha chiesto aiuto dopo la presunta aggressione. Burdina è sospettoso, ma mantiene la calma. La rete inizia a chiudersi.
Poco dopo, Toño tenta di scappare. Nascosto nella stalla, prepara un piccolo zaino. Tra i suoi effetti personali, una scatola di legno accuratamente sigillata custodisce il suo segreto: il denaro che presumibilmente ha perso. Ma quando sta per fuggire, Manuel lo affronta duramente. “Cosa hai lì, Toño? Mostramelo.”
Lo scontro si intensifica, si spingono, litigano. Nel mezzo della colluttazione, la scatola cade e si apre: le monete si spargono sul pavimento, luccicanti, intatte. La verità è svelata a tutti. Toño ha avuto tutto questo tempo. Manuel, scioccato, riesce solo a dire: “Hai avuto i soldi… per tutto questo tempo?”
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Simona, che arriva proprio in quel momento, assiste a tutto. I suoi occhi si riempiono di lacrime. “Hai mentito, hai rubato… E stavi progettando di andartene senza voltarti indietro.” Il dolore di una madre che vede confermati i suoi peggiori sospetti è indescrivibile.
Il sergente Burdina, allertato dal trambusto, si presenta e, vedendo la scena, non esita: “Toño Domínguez, sei in arresto per furto e falsificazione di ideologia”. Le manette risuonano come l’eco di un tradimento nel cortile del palazzo, che si riempie rapidamente di curiosi e servi stupefatti. Nessuno dice niente. Nessuno difende Toño.
Simona non lo segue. Non può. “Non sei mai cambiato, figliolo”, dice tra le lacrime. “E questo… questo è ciò che mi spezza di più.”
Eugenia, dalla finestra, osserva in silenzio e chiude le tende. Manuel, da parte sua, resta solo nel cortile, in un silenzio che risuona più forte di qualsiasi urlo. Ha reso giustizia, certo, ma non può fare a meno di sentire quel vuoto nel petto.
Una volta tornato nei suoi alloggi, Manuel si trova ad affrontare un altro dolore: l’assenza di Jana (Hann). La fotografia, lo scialle piegato, i ricordi. L’immagine di lei viva, che corre nel giardino, lo disarma completamente. Si siede sul bordo del letto, si copre il viso e infine piange. Per tutto quello che ha perso. Per tutto ciò che non tornerà mai più.
L’episodio si conclude con un palazzo sotto shock, una madre distrutta e un giovane ammanettato dalle sue stesse azioni. La promessa di giustizia è mantenuta… ma il prezzo, come sempre, è il dolore.