Nel prossimo episodio della serie La Promessa, Romulo non riuscirà a sopportare più l’ingiustizia fatta a Giana. La giovane è in condizioni disperate, e la sua lotta per la vita è al limite. La situazione sembra disperata, ma Romulo è deciso a fare giustizia, convinto che qualcuno debba pagare per ciò che è successo. Infuriato dal dolore e dall’incredibile ingiustizia inflitta a Giana, Romulo avvia un’indagine personale per scoprire il vero colpevole dello sparo. Con determinazione e abilità, raccoglie indizi e, in breve tempo, scopre la verità dietro l’incidente.

Non ci mette molto a scoprire l’arma del delitto, un indizio che lo porta direttamente al colpevole. Senza esitazione, Romulo decide di rivelare la verità in un modo che sorprenderà tutti. Durante una cena, Romulo fa irruzione e, davanti a tutti i presenti, svela chi è responsabile dello sparo contro Giana. La rivelazione scuote l’intera scena, creando una svolta inaspettata e coinvolgente nella trama, mentre l’ambiente si fa teso e ricco di suspense.

Nel frattempo, Giana continua la sua lotta per la vita. Mentre il silenzio della notte avvolge la casa, l’atmosfera è carica di angoscia e disperazione. I domestici si affaccendano senza sosta, portando panni bagnati, erbe medicinali e ogni altra cosa che possa dare un minimo sollievo alla giovane. Ma niente sembra sufficiente a fermare il declino della sua condizione. La febbre continua a salire, le sue mani sono fredde, e gli occhi che una volta brillavano sono ora opachi, segnati dal dolore immenso che porta nel cuore e nell’anima, una sofferenza che è accentuata dalla perdita del bambino.

Manuel, il suo compagno, non si allontana mai dal suo fianco. Siede vicino a lei, stringendole la mano con forza, come se temesse che, lasciandola andare, Giana svanirebbe per sempre. Osserva ogni suo respiro, ogni minimo movimento, in cerca di un segno che faccia sperare in un miglioramento. Ma i giorni passano e Giana non mostra alcun miglioramento. Il medico che la visita regolarmente è sempre più preoccupato. Le condizioni di Giana stanno peggiorando. Il medico, esaminandola e prendendole il polso debole, sospira pesantemente. “Il corpo di Giana ha subito un grave trauma,” dice con gravità. “E la perdita del bambino ha colpito la sua mente in maniera devastante.”

Manuel si sente sopraffatto dal dolore. Il medico gli dice che l’unica cosa che può fare ora è sperare che Giana voglia lottare, che voglia vivere. Ma Manuel ha paura che, dal momento che ha perso il bambino, Giana abbia rinunciato a vivere. La donna parla a malapena e fatica ad aprire gli occhi. Il suo corpo è presente, ma la sua anima sembra lontana. Manuel è tormentato dal pensiero che, se non interviene, perderà la donna che ama.

Nei giorni successivi, Manuel cerca disperatamente di tenersi occupato, ma la ricerca del colpevole diventa una nuova fonte di tormento. Le indagini condotte dal sergente Burdina non portano a nulla. Il sergente trascorre ore interrogando i domestici e cercando indizi, ma non riesce a trovare prove concrete. Manuel, ormai senza pazienza, chiede insistentemente risposte, ma Burdina gli risponde che la verità richiede tempo. “Non posso accusare qualcuno senza prove solide,” dice Burdina, ma Manuel non è disposto ad aspettare. Ogni giorno che passa sembra togliere un po’ di speranza alla sua Giana.

Disperato, Manuel prende una decisione drastica: va da Romulo, che conosce ogni angolo del palazzo e ogni segreto della Promessa. Si reca nel quartiere dei domestici e bussa alla porta del maggiordomo. Romulo apre con un’espressione preoccupata, sorpreso dalla visita notturna di Manuel. Senza indugi, Manuel entra e, dopo pochi scambi di parole, gli chiede di svelargli la verità: “So che tu sai molte cose,” inizia Manuel. “Nulla succede in questa casa senza che tu lo sappia. Dimmi chi ha fatto del male a Giana.”

Romulo lo osserva con occhi pieni di tristezza. Dopo un lungo silenzio, finalmente risponde con una voce piena di dispiacere. “Mi dispiace tanto, figlio mio,” dice, abbassando lo sguardo. Le sue parole sono sincere, ma per Manuel sono un colpo devastante. “Sono perduto,” mormora, sentendo che la speranza lo sta abbandonando.

Romulo, vedendo la sofferenza di Manuel, lo rassicura, promettendogli che troveranno il colpevole. Questa promessa è l’unica cosa che tiene Manuel in piedi. Nonostante il dolore, le sue forze sono rivitalizzate dalla speranza che la verità venga a galla.

Nel cuore della notte, mentre la casa è immersa nel silenzio, Romulo si muove furtivamente tra i corridoi, dirigendosi verso la stanza di Cruz Lluyan. Sapeva che se qualcuno lo avesse visto, sarebbe stato finito, ma Romulo era un uomo astuto, e in anni di servizio aveva imparato tutti i segreti della casa. Con passo silenzioso, si infilò nel passaggio segreto che collegava le stanze principali e, con il cuore che batteva forte, si avvicinò alla stanza della marchesa.

Da un piccolo foro nel legno della porta, Romulo osservò attentamente l’interno della stanza. Il suo cuore accelerò quando vide qualcosa che non doveva esserci: una pistola, nascosta nel cassetto vicino al tavolo da toilette. Con mani tremanti, aprì il cassetto e riconobbe subito l’arma: la stessa descritta da Burdina. Era la pistola usata per sparare a Giana.

Romulo rimase paralizzato per un attimo, consapevole della gravità di quella scoperta. Cruz Lluyan, astuta e manipolatrice, si era anche trasformata in un’assassina. In quel momento, Romulo capì che il destino di Giana e la verità sull’attentato erano finalmente a portata di mano.

Tuttavia, proprio mentre stava per decidere cosa fare, sentì delle voci provenire dall’altra parte del passaggio segreto. Cruz e Leocadia erano nella stanza. Leocadia entrò con una busta in mano e, senza mezzi termini, accusò Cruz di essere la responsabile dello sparo. Il confronto tra le due donne diventa subito teso, con Leocadia che rivelò di sapere tutto, e Cruz che reagisce con furia, cercando di negare ogni accusa. Ma Leocadia non si ferma. Con calma, le ricorda che è stata proprio Cruz a mettere la pistola nelle mani sbagliate, accusandola direttamente.

Romulo, nel suo nascondiglio, sente il brivido della verità che finalmente emerge. Cruz non solo aveva manipolato la situazione, ma aveva commesso un omicidio per coprire la sua vendetta. La trappola era scattata, e il colpevole era finalmente smascherato.