Nella nuova era de La Promessa, quando tutto sembrava ormai sprofondare nel silenzio dopo la caduta di Cruz e l’assenza di Jana, ecco che arriva Eugenia, interpretata magistralmente da Alicia Moruno, pronta a cambiare per sempre le regole del gioco. Con la sua eleganza decadente, la sua voce che nasconde un passato carico di dolore, e una determinazione che non ha nulla da invidiare alla defunta Cruz, Eugenia è diventata in pochi episodi la nuova regina del palazzo.
Il suo ritorno ha riportato alla luce uno dei misteri più oscuri della serie: la sua terribile caduta dalle scale. Per anni la verità è rimasta intrappolata tra le versioni contraddittorie di Cruz e Lorenzo. Ma ora, finalmente, Eugenia ha parlato, e la verità è esplosa come un fulmine nel cuore del pubblico: “Tuo padre mi ha spinto giù per le scale. Potevo morire. Invece ho perso le gambe. Solo da quel giorno ha smesso di picchiarmi.”
Parole dure, struggenti, che rivelano l’inferno vissuto dalla donna e che mettono fine a ogni dubbio: Lorenzo è un mostro.
Questa confessione, fatta al giovane Curro, ha scioccato gli spettatori e i personaggi. Eugenia non è più la donna fragile e in silenzio del passato: è un uragano pronto a spazzare via la corruzione e l’ipocrisia che per troppo tempo hanno avvelenato il palazzo. La sua missione è chiara: ottenere giustizia per sé stessa e riprendersi ciò che è suo di diritto.
Ma Eugenia non è tornata solo per Lorenzo. L’altro bersaglio del suo sguardo tagliente è Leocadia. Il loro primo confronto è stato una danza elegante di parole e sottintesi: “Che bella stanza, Leocadia…” – la stessa stanza che era della sorella Cruz. Perché proprio lì? Perché Leocadia l’ha occupata come se nulla fosse? Eugenia non è stupida, e la scusa che Cruz sia semplicemente in viaggio a Madrid non regge. Lo sanno tutti: Cruz è in carcere, e Leocadia sta approfittando della sua assenza per imporsi come padrona del palazzo.
Il pubblico aspetta con ansia il momento in cui Eugenia la smaschererà, le intimerà di fare le valigie e le ricorderà che la vera erede è lei, figlia del Barone, non un’ospite indesiderata come Leocadia. Eugenia ha dalla sua parte la legge, il sangue e la memoria, e presto rivendicherà ogni proprietà che le spetta, usando l’eredità paterna per ristabilire gli equilibri.
Le anticipazioni ci svelano che Eugenia questa settimana sarà al centro di scontri infuocati: con Leocadia, con Lorenzo, e persino con Alonso, per il trattamento riservato a Curro, suo figlio, relegato al ruolo di lacchè. Sebbene non sia facile ribaltare le dinamiche di potere, Eugenia combatterà per restituire dignità al figlio, anche se lui stesso sembra rassegnato al suo ruolo.
Intanto, Lorenzo comincia a perdere terreno. Le rivelazioni su di lui si moltiplicano: non solo violenze domestiche, ma anche un possibile scandalo militare, un’inchiesta per corruzione e appropriazione indebita che il Conte di Ayala sembra pronto a scatenare. Ogni passo falso, ogni menzogna, ogni atto di abuso sta tornando a galla.
Lorenzo è accerchiato. E stavolta, non potrà cavarsela.
Il Conte di Ayala, infine, emerge come alleato invisibile ma potente di Eugenia. È stato lui a proteggerla, a custodire la verità finché non fosse giunto il momento di usarla. La sua vendetta contro Lorenzo è solo agli inizi. E la cosa più importante? Non ha nulla a che vedere con Leocadia, smentendo ogni teoria che lo volesse coinvolto nei giochi di potere della donna.
Le puntate a venire si annunciano cariche di colpi di scena, verità inconfessabili e nuove alleanze. Chi è davvero il padre di Ángela? Quali altri segreti nasconde Leocadia? Eugenia riuscirà a reclamare tutto ciò che le spetta? E Lorenzo… finirà davvero in carcere, o il destino ha in serbo per lui qualcosa di ancora più crudele?
Con una scrittura avvincente e un cast in stato di grazia, La Promessa continua a confermarsi come la serie quotidiana più intensa e imprevedibile della TV spagnola. Eugenia, con il suo fascino tragico e la sua voce carica di verità, è la nuova anima della storia.
Il suo tempo è arrivato. E nessuno sarà più al sicuro.