La seconda stagione di Storia di una famiglia perbene, in onda su Canale 5, ci riporta nella Puglia degli anni Novanta, dove i profumi del mare si mescolano al peso delle scelte morali, dei conflitti generazionali e delle ingiustizie sociali. I De Santis, una famiglia umile ma determinata, si ritrovano ancora una volta a combattere non solo contro le avversità del destino, ma contro un sistema di potere corrotto che minaccia di distruggerli dall’interno.
Antonio De Santis (Giuseppe Zeno), padre severo ma giusto, e Teresa (Simona Cavallari), madre forte e riservata, sono al centro di un turbine di eventi che mettono alla prova l’amore e l’unità familiare. Dopo le tensioni della prima stagione, la famiglia sembra aver trovato un equilibrio, ma tutto viene scosso da un evento drammatico: Antonio viene coinvolto in un misterioso incidente, e la notizia della sua presunta morte travolge tutti come un fulmine a ciel sereno.
Teresa, devastata dal dolore, si trova costretta a prendere in mano le redini della famiglia. Ma non è sola: i figli Vincenzo, Giuseppe e Maria reagiscono in modo diverso alla tragedia. Maria (Federica Torchetti), la più giovane, è dilaniata da un amore impossibile per Michele Straziota, il figlio di Don Nicola, noto contrabbandiere del quartiere. Questo legame scandaloso divide la famiglia e la comunità: l’amore tra una ragazza “perbene” e il figlio di un criminale è inaccettabile per molti. Ma Maria non vuole rinunciare ai suoi sentimenti.
Nel frattempo, nel quartiere arriva una nuova famiglia malavitosa, che si insedia come una minaccia silenziosa ma letale. I nuovi arrivati non vogliono solo il controllo del territorio, ma anche spezzare gli equilibri esistenti. Il passato torna a bussare alle porte della famiglia De Santis, e vecchi errori diventano armi nelle mani sbagliate.
Michele, lacerato tra la lealtà verso suo padre e l’amore per Maria, è costretto a scegliere da che parte stare. Le pressioni aumentano: Don Nicola non accetta l’idea che suo figlio possa legarsi sentimentalmente a una ragazza “pulita”. Ma Maria non ha intenzione di piegarsi, nemmeno quando viene minacciata. In un momento di disperazione, Michele le propone di fuggire insieme. Ma l’arrivo di una nuova figura femminile legata al passato oscuro di Don Nicola cambia tutto.
Teresa, intanto, lotta per tenere unita la famiglia. I suoi sospetti sulla morte di Antonio crescono: c’è qualcosa che non torna. Inizia a indagare per conto proprio, aiutata da un vecchio amico di famiglia, e scopre che forse Antonio non è morto per caso. La sua inchiesta la porta fino ai registri del porto, dove viene a conoscenza di un carico illegale scomparso la notte dell’incidente di Antonio. Le sue domande danno fastidio. La donna viene seguita, minacciata e infine aggredita. Ma non si arrende.
Anche Vincenzo, il figlio maggiore, si ritrova coinvolto in affari pericolosi. Per aiutare economicamente la famiglia, accetta un lavoro sospetto nei cantieri navali, dove scopre traffici illegali e connessioni con la nuova famiglia criminale. Quando decide di parlare, viene licenziato e minacciato. Ma trova il coraggio di collaborare con un giornalista locale che sta indagando sugli stessi nomi.
Nel frattempo, un’ombra del passato si fa sempre più concreta: Antonio non è morto, ma si è nascosto per proteggere i suoi cari dopo aver scoperto un complotto. Quando riappare, la gioia della famiglia è immensa, ma il ritorno di Antonio porta anche nuovi problemi. Il padre non è più l’uomo di prima: è segnato, rabbioso, deciso a vendicarsi. Vuole smascherare i traditori, ma rischia di compromettere tutto con la sua sete di giustizia.
Nel quartiere, la tensione sale. Gli scontri tra le famiglie si intensificano. I De Santis vengono accusati di tradimento. La casa viene vandalizzata. I vicini, una volta amici, si allontanano per paura. Maria e Michele vengono sorpresi insieme e la ragazza rischia un linciaggio pubblico. È allora che Don Nicola compie un gesto inaspettato: decide di lasciare il quartiere, non per paura, ma per amore di suo figlio. Michele è libero, ma solo ora capisce che l’amore ha un prezzo altissimo.
Il finale di stagione è una miscela di emozione e speranza. Durante una cerimonia improvvisata in riva al mare di Molfetta, Maria e Michele si giurano fedeltà, lontani dai pregiudizi. Vincenzo pubblica l’inchiesta del giornalista, rivelando il sistema corrotto che ha distrutto tante vite. Teresa, finalmente, torna a camminare a testa alta per le strade del quartiere. E Antonio, pur restando un uomo segnato, trova la pace nei sorrisi dei suoi figli.
La Puglia, con le sue piazze assolari, i vicoli stretti di Bari, le spiagge di Monopoli e le torri storiche di Molfetta, non è solo sfondo, ma parte integrante del racconto: un luogo in cui il bene e il male si sfiorano, e dove la dignità può essere l’arma più potente.
Storia di una famiglia perbene 2 è più di una fiction: è un grido contro le ingiustizie, una celebrazione della famiglia e dell’amore che resiste anche quando tutto sembra crollare. È la prova che, anche tra mille difficoltà, essere una famiglia perbene non è una facciata… è una lotta quotidiana.