La seconda stagione di Storia di una famiglia perbene si apre con un ritorno carico di tensioni: Maria torna nella sua città natale, ma non è più la ragazza fragile di un tempo. È una donna che ha conosciuto il mondo, le delusioni, le promesse infrante e l’amore ferito. Adesso, costretta dalle circostanze e da una verità scomoda, deve fare i conti con tutto ciò che ha lasciato in sospeso.
Fin dai primi episodi, la serie si addentra con maggiore intensità nel cuore oscuro della famiglia. Il rapporto tra Maria e il padre Antonio è teso, consumato da silenzi e rimorsi. Antonio, figura austera e tradizionalista, nasconde un passato fatto di scelte discutibili. La sua maschera da “padre perbene” comincia lentamente a sgretolarsi, soprattutto quando riemergono episodi del passato che coinvolgono affari poco leciti, vecchi amori e alleanze familiari pericolose.
Maria, dal canto suo, cerca disperatamente di costruirsi un futuro indipendente, ma ogni passo avanti è ostacolato dal peso delle radici. Le voci, i giudizi della comunità, le aspettative di una madre rigida e silenziosa come Teresa, sembrano ingabbiarla in un ruolo che non ha mai scelto. Ma la vera lotta è dentro di lei: un conflitto tra ciò che desidera essere e ciò che tutti si aspettano da lei.
Il ritorno di Alessandro riaccende una fiamma mai davvero spenta. I due si ritrovano dopo anni, entrambi cambiati, entrambi segnati dalla vita. Ma le famiglie continuano ad opporsi, come se quel legame fosse una colpa da scontare. Alessandro, ora coinvolto in affari ambigui, lotta tra l’amore per Maria e le responsabilità verso un padre malato e un’eredità morale che pesa come una condanna.
La stagione entra nel vivo quando viene scoperto un diario appartenuto al nonno di Maria, un uomo la cui figura era sempre stata avvolta da un’aura di rispettabilità. Quelle pagine, però, raccontano un’altra storia: relazioni extraconiugali, debiti nascosti, accordi con figure della criminalità locale. Maria, sconvolta, si rende conto che la sua famiglia ha sempre vissuto di apparenze, costruendo una facciata di onestà che nascondeva abissi di ipocrisia.
Nel frattempo, la madre Teresa inizia a mostrare segni di cedimento. Per anni ha sopportato, taciuto, soffocato le sue emozioni. Ora, costretta ad affrontare la malattia di una sorella e il tradimento del marito, si spezza. Il suo crollo porta a galla verità taciute per decenni: un figlio perso, un amore rinunciato e una rabbia mai davvero elaborata. La sua confessione a Maria cambia per sempre il modo in cui la ragazza vede la propria infanzia e i sacrifici silenziosi di una madre che ha amato nell’ombra.
I segreti si moltiplicano. Un testamento misterioso viene trovato nell’archivio del municipio, mettendo in discussione la proprietà della casa in cui i De Santis hanno vissuto per generazioni. La scoperta scatena una guerra legale tra parenti, invidie e vecchie ruggini. Maria si ritrova nel mezzo, lacerata tra il desiderio di giustizia e il bisogno di pace.
Parallelamente, un personaggio secondario acquista centralità: Chiara, la cugina di Maria, un tempo spettatrice passiva della vita familiare, ora si fa avanti con ambizione. Sogna una carriera da giornalista, ma per arrivarci è disposta a tutto, anche a usare i segreti di famiglia come merce di scambio. Quando pubblica un articolo su una vicenda compromettente che riguarda Antonio, l’intera comunità si ribella. La famiglia De Santis viene travolta dallo scandalo.
In questo scenario tumultuoso, l’amore tra Maria e Alessandro si fa impossibile. Lontano dalla semplicità adolescenziale, il loro legame è ora intriso di dolore, rabbia, incomprensioni. Si amano, ma non riescono più a fidarsi. Un tradimento, un bacio rubato con un’altra, un messaggio non inviato: tutto diventa ostacolo. E mentre Maria cerca rifugio in un nuovo lavoro, Alessandro si lascia coinvolgere in attività illecite che mettono a rischio la sua libertà e il suo onore.
La tensione raggiunge l’apice quando Antonio viene accusato di aver coperto, anni prima, un incidente stradale in cui morì un ragazzo del paese. Le indagini si riaprono, la stampa torna a infierire e Maria è costretta a scegliere da che parte stare. Difendere un padre che forse non è l’uomo che ha sempre creduto? O cercare finalmente la verità?
Il finale di stagione è un’esplosione emotiva. Durante una riunione familiare, convocata da Teresa per cercare di ricucire i rapporti, emergono altre rivelazioni: un figlio illegittimo, un’eredità contesa, una verità che divide tutti. Maria, con gli occhi lucidi e il cuore stanco, prende una decisione definitiva: lascia il paese. Non per fuggire, ma per salvarsi. Parte lasciando una lettera al padre, in cui non c’è odio, solo dolore e un ultimo appello alla sincerità.
L’ultima scena la vede in treno, il paesaggio che scorre fuori dal finestrino e un futuro incerto davanti a sé. Ma anche la consapevolezza di aver spezzato finalmente una catena. Storia di una famiglia perbene 2 non è solo una serie sulla famiglia: è un viaggio nell’identità, nel peso del passato e nella difficile arte di perdonare.