La puntata di Tradimento del 25 aprile si apre con un presagio inquietante: Oilum rientra in casa e qualcosa non va. La porta socchiusa, il silenzio irreale, e la culla vuota annunciano il peggiore degli incubi – il piccolo Kan è scomparso. In preda al panico, la donna urla, corre per la villa, ma non trova traccia del bambino. Al suo ritorno dal mercato, Zeinep resta pietrificata: aveva lasciato Kan con Zelish, ma ora non c’è nessuno. La scena si fa sempre più tesa quando Caraman telefona a Mualla, che nega tutto con una freddezza glaciale… ma un pianto di neonato in sottofondo rivela la verità. Il sospetto si trasforma in certezza: Mualla ha orchestrato tutto.
Nella villa si scatena il caos. Tutti corrono verso uno stanzino da cui proviene un forte rumore: è uno scaffale caduto. Aprono la porta e trovano Zelish legata e imbavagliata. Anche lei è vittima di un piano perverso. Mentre Ilknur attacca Oilum tra grida e accuse, il sospetto avvelena ogni relazione. Il clima è incandescente.
Nel frattempo, la vicenda si intreccia con un nuovo colpo di scena: il divorzio tra Tarik e Guzidè è ufficiale. Tarik, visibilmente provato, si rifugia nei ricordi di un passato felice, mentre Guzid prova un sollievo effimero prima di essere travolta dalla notizia del rapimento. Anche Sezai, procuratore, e Taner vengono coinvolti nelle indagini, pronti a perquisire tutte le proprietà legate a Mualla.
A casa di Mualla, Caraman la affronta. Lei continua a mentire, recitando alla perfezione la parte dell’innocente. Accusa persino Guzidè di aver portato via il bambino in America. La tensione raggiunge il culmine quando la polizia perquisisce la casa ma non trova nulla. Mualla sorride, compiaciuta, ma Caraman sa che sta mentendo.
Nel frattempo, alla villa, esplode una lite tra Ilknur e Yesim. Le accuse a Zelish si fanno pesanti. Quando Guzidè cerca di mantenere l’ordine, la situazione degenera ulteriormente con l’arrivo di Tarik, ubriaco, che accusa tutti e crea ulteriore caos. L’apice dello scontro si ha quando Guzidè dichiara di voler chiedere la custodia di Oiku, facendo infuriare Tarik.
Intanto, Sara continua il suo gioco di potere. Dopo una scenata in un ristorante, minaccia Oltan con foto compromettenti di Tolga e Oilum. È chiaro che sta giocando una partita pericolosa, pronta a tutto pur di distruggere chi le ha mancato di rispetto.
Il giorno dopo, il dramma continua. Oilum scopre che il nome di Kan è stato cancellato dai registri anagrafici. Mualla irrompe nell’ufficio e rivela con calma di essere l’autrice del gesto. È una dichiarazione di guerra.
La puntata si chiude con la scoperta agghiacciante di Zelish: due uomini incappucciati hanno fatto irruzione, l’hanno minacciata con una pistola e hanno portato via il bambino. La verità comincia a venire a galla, ma il dolore, la rabbia e il sospetto rendono ogni passo verso la giustizia un campo minato. E mentre tutti cercano Kan, il tempo stringe e le maschere iniziano a cadere. Ma il peggio deve ancora venire…