La puntata di Tradimento ci trascina in un turbine di emozioni, colpi di scena e conflitti esplosivi che cambieranno per sempre il destino dei protagonisti. La tensione si taglia con il coltello sin dalle prime scene, quando Oltan riceve delle foto che lo paralizzano: Tolga, l’uomo che teme e odia, tiene in braccio Jan. Non è una scena preparata, ma la spontaneità dell’incontro scuote il cuore di Oltan. Per un attimo, l’istinto paterno prende il sopravvento, lasciando spazio a un desiderio impossibile: che le cose possano sistemarsi.
Nel frattempo, Mualla, intenta in cucina, vive il suo momento di nostalgia. Prepara un sidro di mele in memoria del suo Beran, ma la serenità si spezza all’arrivo di Oilum. La giovane, con tono deciso, annuncia l’intenzione di cambiare il nome del bambino. Per lei, “Beran” non ha più significato: non è amore tenere in vita un corpo attaccato a delle macchine. È un peso insostenibile. Le parole trafiggono Mualla, che resta senza fiato, incapace di accettare la realtà che la figlia le impone.
Il dramma prosegue quando Mualla si scontra con Ilknur. Intuisce che le stanno nascondendo qualcosa, ma Ilknur recita la parte con freddezza, alimentando ulteriori dubbi. Intanto, Zelish esplode in ufficio: accusa Ozan di non averla difesa dall’umiliazione pubblica inflittale da Guzzidè. Il confronto è feroce, pieno di accuse e rabbia. Tarik irrompe nella stanza, testimone dell’ennesima frattura famigliare. Zelish non si ferma, convinta che Guzzidè sia corrotta, e le prove – secondo lei – sono schiaccianti.
Ma la verità è sempre più sfuggente. Guzzidè, da parte sua, affronta con dignità l’ondata di accuse. Sezai e Umit le stanno vicino, ma è evidente che qualcosa la sta logorando dentro. La telefonata con Tarik è tesa: lui si dichiara estraneo a tutto, propone persino il suo aiuto. Guzzidè, però, non si fida più. Il sospetto è un tarlo che divora ogni certezza.
Nel frattempo, in città, Azra, Ipecc e Sara brindano al successo del loro video diffamatorio. Sono soddisfatte, ma è Sara a svelare il lato più oscuro: il suo rancore verso Guzzidè nasce da un’infanzia segnata da disprezzo velato, da un’umiliazione mai dimenticata. Le tre donne credono di avere in mano il destino della giudice. Ma la verità, come sempre, ha più strati.
A casa di Tolga, invece, cala il silenzio della sera. Seline dorme tra le sue braccia, e lui si rifugia nei ricordi, nel profumo di Jan, nel peso dolce di averlo tenuto in braccio. In un momento di malinconia, invia una foto a Oilum, scattata di nascosto. Lei, ricevendola, crolla. Le lacrime scendono mentre la verità che porta dentro – il segreto su Jan – diventa sempre più insostenibile.
In prigione, Karaman riceve la visita di Nazan. Il ragazzo, tormentato, confessa: sa chi ha ordinato l’attentato a Beran. Mostra a Nazan un video che cambia tutto. In quelle immagini, c’è Oilum. Nazan è sconvolta. Non vuole crederci. Parla di montaggio, di complotto. Ma Karaman non riesce più a distinguere il vero dal falso.
Oilum, nel frattempo, chiama Guzzidè per sapere come sta. Parla anche del pericolo che Mualla possa accettare l’idea di staccare le macchine a Beran. È una possibilità che fa tremare tutti. Guzidè, scossa, decide di sospendere temporaneamente il divorzio. Il rischio è troppo alto. La verità dev’essere gestita con strategia.
Anche Karaman è preda del dubbio. Non riesce a comprendere perché Oilum continui a restare accanto a Beran. Teme che dietro ci sia un interesse economico. Nazan lo rassicura, ma Karaman è in pezzi. L’amore che prova lo acceca, e il comportamento ambiguo di Oilum lo sta distruggendo.
In casa, la tensione esplode tra Jessim e Zelish. Un semplice cardigan diventa la miccia di uno scontro violento. Jessim, esasperata, si ribella per la prima volta. Le due donne arrivano alle mani. Tarik interviene, ma non difende Zelish. Anzi, le chiede di non umiliare più chi lavora per loro. Jessim, finalmente, si impone: quella stanza ora è solo sua, e domani parleranno di divorzio. Tarik resta senza parole, umiliato.
Alla fine della puntata, Karaman si rifugia nella stanza di Beran. Parla con lui, anche se è in coma. Gli confessa che se davvero Oilum è coinvolta, per lui sarà la fine. Non potrà sopportarlo. Ma la notte non è finita. Un attacco brutale lo attende fuori. Tarik viene aggredito da due uomini incappucciati. È Sezai a orchestrare tutto, deciso a liberarsi di lui una volta per tutte.
Il messaggio è chiaro: “O sparisci, o finirai in ospedale.” Tarik resta immobile, devastato. Ma dentro di sé, lo giura: questa volta, si vendicherà.
Tradimento entra così in una fase oscura, dove nessuno è più al sicuro, e ogni sorriso può nascondere una pugnalata. Il conto alla rovescia per la verità è iniziato. E voi, siete pronti a scoprirla?