Nella villa dei Dicleli, la calma è solo un’illusione. La giornata inizia in silenzio, ma in poche ore ogni equilibrio viene distrutto. Tutto esplode con una scena improvvisa, potente: uno schiaffo che gela la stanza. Mualla, accecata dalla rabbia, colpisce suo nipote Ozan dopo una rivelazione devastante. Il suo gesto, brutale e carico di disperazione, segna il punto di non ritorno.
Ma andiamo con ordine. Oilum arriva in villa, scortata da Karaman, Mualla e Nazan. Dentro, nel salone, Ozan è seduto, la testa tra le mani, incapace di comprendere cosa stia succedendo. Quando Oilum entra, la tensione si taglia col coltello. Prova a spiegare, ma è troppo sconvolta. Poi arriva il colpo di scena: mostra a Ozan un video ricevuto dal suo numero di telefono. Un messaggio che lo coinvolgerebbe direttamente in una consegna legata a un misterioso pagamento. Lui nega tutto, ma Mualla esplode: urla, accusa, si sente tradita.
Le urla sono tali che Karaman e Nazan sono costretti a intervenire per fermarla. Poi, lentamente, i pezzi cominciano a unirsi. Umit chiede a Oilum quando ha ricevuto quel messaggio: era il giorno del digiuno. Un dettaglio fondamentale. Era il periodo in cui Ozan viveva ancora con Zelish. A quel punto Ozan ha un flash: una mattina in cui aveva perso il telefono e Zelish glielo aveva “ritrovato” dietro la testiera del letto. Ora tutto ha un senso diverso. Quella che sembrava una casualità diventa un indizio.
Il nome di Zelish viene pronunciato con paura. Ozan cammina nervosamente, ripetendolo come in trance. Può davvero essere coinvolta? Le prove si accumulano. Oilum conferma che l’uomo nel video è lo stesso che ha sparato a Beran. Karaman e Umit annuiscono. E poi arriva la bomba più grande: Ozan confessa che Beran aveva tentato di abusare di Zelish poco prima del matrimonio.
Mualla, scioccata, lo schiaffeggia. Non vuole sentire più nulla. Ma è Karaman a dare il colpo di grazia: rivela che Zelish lavora come escort. Ozan è devastato. Umit deve trattenerlo. Oilum, urlando, conferma di sapere tutto, e aggiunge che anche Beran ne era al corrente. In pochi minuti, le certezze crollano. Ozan non sa più a chi credere. Si sente umiliato, distrutto. Grida, distrugge il cellulare. L’uomo che ha sempre protetto Zelish ora la maledice.
Ma il peggio deve ancora arrivare. Oilum si inginocchia davanti al fratello, piangendo, temendo che Mualla le impedirà di vedere suo figlio Jan. Lo implora, chiede comprensione. Umit conferma: nessuno sa dove sia Zelish, è sparita. Ozan, confuso e in preda al panico, decide di trovarla prima di Mualla.
Nel frattempo, Zelish è nascosta nella villa di Mualla, accudita dalla madre Ilknur. Ma la sua freddezza è spaventosa. Mentre Ilknur è sconvolta per ciò che potrebbe essere accaduto a Oilum, Zelish chiede solo altri involtini, indifferente al caos che ha generato. È come se nulla la toccasse, come se non provasse colpa né paura. Ilknur è turbata. Quella figlia che ha sempre protetto ora le appare come una sconosciuta.
Nel salotto, la tensione sale. Mualla finge calma, ma poi cambia tono: chiede il telefono a Ilknur. La accusa indirettamente. Hayati lo prende. Ilknur è confusa, si sente tradita. Solo un attimo prima Mualla le aveva offerto il tè con gentilezza. Ora la tratta da sospettata. La ordina via. Ozan intanto accusa apertamente Zelish di essere una escort e grida che potrebbe assoldare un killer per eliminarlo. Mualla non reagisce. È glaciale.
Ilknur, sotto shock, viene portata via. Zelish la accoglie nella stanza, la madre è impaurita. Le racconta tutto. E quando Zelish capisce che Ozan ha parlato, crolla in ginocchio: “L’ho fatto per salvarmi. Beran voleva uccidermi.” La madre la stringe forte. Non è tempo per rimproveri. Sa che la sua vita ora è in pericolo.
Mentre tutto questo accade, Guzidè riceve una telefonata da Umit: dietro l’attentato a Beran c’è Zelish. Lei è sotto shock. I suoi figli rischiavano di essere accusati per un crimine che non hanno commesso. Torna subito a casa. Ozan, distrutto, si lascia abbracciare dalla madre. È uno dei momenti più toccanti dell’episodio. Lui, che aveva perso ogni riferimento, trova conforto tra le braccia di Guzidè.
Ma la caccia a Zelish continua. Ozan pensa che si sia rifugiata da Tarik. Con Mualla e Umit, irrompe nella sua casa. Tarik e Jessim sono sconvolti. Ozan grida, cerca ovunque. Ma non trova nulla. E allora racconta tutto. Parla del piano, del sicario, dell’incastro ai danni suoi e di Oilum. È disperato, ma anche lucido. Racconta il tradimento, la manipolazione, la freddezza di Zelish.
Intanto, Seline e Sara, con l’aiuto di Oltan, continuano a portare avanti un altro inganno: una falsa ecografia, un battito finto per tenere tranquillo Tolga. Il piano funziona, ma il rischio cresce. Tolga non sospetta nulla, ma la verità è sempre più vicina.
In parallelo, Ilknur riesce a far usare il bagno a Zelish di nascosto, mentre Oznur bussa. La tensione è altissima. Ogni secondo conta. Più tardi, Oilum si rifugia tra le braccia di Nazan, confessandole che ha perso il latte, che si sente svuotata, fallita. Nazan la consola, le dice che in lei rivede Guzidè: forte, coraggiosa, luminosa anche nel dolore.
La puntata si chiude con una rivelazione: Ozan è convinto che Zelish abbia ordito tutto fin dall’inizio, e ora, se non la troveranno per primi, sarà Mualla a farlo. E Mualla non cerca giustizia. Cerca vendetta.