Da un po’ di tempo circolano su Facebook girano decine di pagine dedicate allo sceneggiato Rai Un posto al sole con nomi molto simili tra loro. Hanno tutte in comune una cosa: usano la parola Upas o i nomi dei personaggi della soap opera partenopea, spesso accompagnati dalla dicitura “fan”. Ma non si tratta di veri fan. Dietro queste pagine c’è un sistema automatizzato che intercetta i post più cliccati e li replica alla cieca. Non importa se siano stati scritti da una pagina ufficiale o da semplici membri di un gruppo: se funzionano, vengono copiati.
E a volte capita di trovare foto personali, magari un selfie con un attore, pubblicate senza alcun consenso o post di successo creati da altre pagine
Un copia e incolla continuo, senza scrupoli
Chi gestisce queste pagine non crea niente di originale. Tutto viene copiato pedissequamente da altre fonti, in particolare da pagine vere di appassionati, mentre le notizie vengono copiate, magari rubando le anticipazioni da siti autorevoli come Blasting News che pubblicano ogni giorno validi contenuti sulle soap.
Inoltre per fare ancora meno fatica, inventano compleanni, diffondono notizie false su presunte morti di attori o personaggi, e pubblicano post assurdi che invitano la gente a mettere un “sì” per far continuare Upas, come se fosse a rischio chiusura.
Tutti stratagemmi banali, ma purtroppo efficaci per raccogliere like. Nulla di diverso dalle foto create dall’IA con immaginarie nonnine ultracentenarie che hanno bisogno di un saluto o con bambine che non ricevono auguri di compleanno da nessuno.
Fake news e fotomontaggi imbarazzanti
Quando non basta copiare, si passa al livello successivo: si creano notizie false. Morti di personaggi improbabili, coppie che non esistono, drammi inventati da zero. A dare “credibilità” a queste invenzioni ci pensano collage fatti alla buona, montati con un’estetica poco curata ma sufficienti a ingannare chi guarda di fretta.
Conta solo una cosa: sfornare contenuti in quantità. La qualità non interessa a nessuno.
Alcuni utenti si accorgono dell’imbroglio e lo segnalano, ma per ogni persona che apre gli occhi ce ne sono molte di più che ci cascano.
Un danno per tutti, difficile da fermare
Il problema è serio, perché queste pagine danneggiano chi lavora con passione e serietà. Il loro numero cresce di continuo e anche quando una viene segnalata e rimossa, ne nascono subito altre. Non ci sono singole persone dietro a tutto questo, ma probabilmente interi gruppi organizzati, forse collegati a server esteri. L’unico modo per difendersi è continuare a segnalarle e informare il pubblico. Solo così si può salvare la credibilità di chi si impegna ogni giorno per raccontare con rispetto ciò che avviene nello sceneggiato girato a Napoli.